3,7 milioni per le imprese

IL CASO Nei giorni scorsi, lo Stato ha concesso a diversi Comuni di svincolare cifre anche importanti dal Patto di stabilità per pagare, entro giugno, le aziende che avevano emesso fatture a loro carico entro il 2012. In zona beneficiano di questo provvedimento Santo Stefano (1.743.000 euro), Vezza (1.326.000), Canale (11.000) e Sommariva del Bosco (641.000), oltre ad Alba (399.000), Bra (1.894.000) e Cherasco (178.000). Il provvedimento, se rappresenta una boccata d’aria per le aziende, che finalmente vedranno saldati i conti, non è privo di criticità per i Comuni che, spesso, in cassa, non hanno tali cifre.

«Abbiamo realizzato opere che erano state premiate da contributi regionali o statali, i quali sono mai arrivati o sono stati erogati solo in parte», spiega il sindaco di Vezza Carla Bonino, alludendo alla rocca del castello, alla quale erano stati assegnati, nel 2008, 400 mila euro, 300 mila dei quali devono ancora arrivare, e citando anche la sistemazione della frana in via Alessandro Roero, i lavori relativi all’alluvione 2009, la ristrutturazione del municipio, la regimazione delle acque al cimitero, il rio Borbore oltre a diverse vie. Il sindaco santostefanese Renato Maiolo sottolinea che a farne le spese sono le aziende che, non ricevendo il saldo, «non riescono a pagare i loro dipendenti e rischiano il fallimento». «Da gennaio», spiega Anna Di Napoli, segretario di Vezza e Santo Stefano, «siamo soggetti al Patto di stabilità. Così abbiamo chiesto, e come noi altri Comuni della Granda e la Provincia stessa, di esserne svincolati. Tecnicamente si parla dell’apertura di “spazi finanziari” ». Ma come ottenere la liquidità necessaria? Bonino sottolinea di aver già impiegato circa 550 mila euro dell’avanzo di amministrazione per pagare i debiti, prima che Vezza ricadesse nel Patto di stabilità. Ora guarda alla Cassa depositi e prestiti la quale però, precisa Di Napoli, «ci ha già detto che erogherà meno della metà del milione di euro richiesto, su cui, peraltro, dovremo pagare un interesse del 3 per cento». La Giunta vezzese discuterà oggi, 21 maggio, se richiedere un anticipo di liquidità alla Banca d’Alba, che gestisce la tesoreria comunale. «E se non avremo tutti i contanti necessari dovremo pagare le aziende in parte o individuare un criterio prioritario». Santo Stefano, invece, dovrebbe ottenere l’anticipo di liquidità dalla Cassa depositi e prestiti. Si estingueranno in talmodo i debiti contratti con le aziende fino al dicembre del 2012 e che riguardano quasi tutti i lavori realizzati sul territorio: dal Palarocche, alla palestra, dai muretti di sostegno nel concentrico alle strade, dalla bocciofila alla palestra.

v.p. e r.b.

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