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Con la Tares una nuova stangata e altre difficoltà per effettuare i pagamenti

Anche a Bra si lavora per ridurre il più possibile gli effetti negativi sulle finanze di famiglie e imprese che avrà l’introduzione della Tares (Tassa rifiuti e servizi). Si tratta del tributo comunale stabilito dallo Stato con il decreto legge “Salva Italia” per sostituire la vecchia Tassa rifiuti (Tarsu).

Nelle ultime settimane l’assessore al bilancio e alle finanze Gianni Fogliato ha incontrato i rappresentanti di categoria, sindacati e quartieri per raccogliere richieste e suggerimenti. Poi il tema è stato discusso in Commissione finanze e tributi, in vista dell’approvazione del regolamento in Consiglio comunale entro giugno.

Purtroppo i margini di manovra dei Comuni sono assai scarsi, stanti le regole fissate dallo Stato. Uno degli aspetti di novità è che la Tares prevede un nuovo meccanismo di calcolo basato non solo sui metri quadrati dell’immobile, ma anche sul numero delle persone che lo abitano. «Questo comporta però che una famiglia di quattro persone la quale viva in un appartamento medio pagherà di più rispetto al passato », spiega l’assessore alle finanze e al bilancio Gianni Fogliato. Un maggior costo imposto da una legge dello Stato: «Noi invece abbiamo aumentato lo sconto per chi fa il compostaggio, inoltre per le pertinenze verrà calcolata una sola persona, a prescindere da quante compongono il nucleo familiare», aggiunge Fogliato. Infine, come già per la Tarsu, varranno le agevolazioni per le famiglie con un reddito Isee basso.

A Bra gli immobili a destinazione abitativa rappresentano circa il 70% della superficie, mentre il restante 30% è a fini produttivi. Per questi ultimi la legge statale sulla Tares individua 30 categorie, 28 delle quali presenti a Bra. Per quasi tutte verranno applicate le aliquote minime, mentre per quelle poche che avrebbero un forte beneficio dal nuovo meccanismo, per compensare si applicheranno valori più alti.

Rispetto alla Tarsu, poi, la Tares è stata caricata di un’addizionale statale (pari a 30 centesimi per metro quadrato), introdotta in teoria per coprire i costi dei servizi indivisibili (tra cui la manutenzione delle strade e l’illuminazione pubblica). La stangata per i cittadini si preannuncia pesante: circa il 40%di aumento per le bollette delle famiglie, che verranno dall’addizionale statale e dalle nuove modalità di calcolo, e fino al 200% per quelle delle imprese. «La Tares è una patrimoniale mascherata», sottolinea il sindaco Bruna Sibille, «e ancora una volta costringe i Comuni a fare da esattori per conto dello Stato».

L’incubo dei conteggi e dei versamenti. Se le regole non cambieranno, spiega l’assessore Fogliato, «i contribuenti dovranno pagare la quota statale con un versamento apposito su modello F24, determinando prima la superficie calpestabile dell’abitazione. Il Comune di Bra, anche se questo enorme lavoro non gli spetterebbe, farà tutto il possibile per agevolare i suoi cittadini inviando i modelli F24 già precompilati». La Tares dovrebbe essere versata in due rate: a luglio un acconto al Comune e a fine novembre il saldo e il pagamento dell’addizionale statale.

d.l.

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