BARDONECCHIA Alla partenza di Cervere non ha risparmiato sorrisi e autografi per i suoi tanti tifosi, ma in testa Diego Rosa aveva solo la 14.a tappa del Giro d’Italia e, in particolare, la salita finale a Bardonecchia. Massima concentrazione, dunque, per l’ex biker di Corneliano d’Alba che, al suo primo Giro (è diventato professionista proprio nel 2013), non si sta facendo tradire dell’emozione e anche in questa difficile tappa, resa ancora più complicata dalla pioggia battente e dalla neve in quota, lo ha confermato.
L’atleta roerino, portacolori del team Androni Giocattoli-Venezuela, è stato sempre incollato ai migliori della Corsa rosa e sulle prime rampe dell’ascesa conclusiva (il Monte Jafferau) ha acceso la gara, attaccando i primi della classifica generale e lanciandosi all’inseguimento dei fuggitivi. La sua sparata ha dato il “la” all’attacco del suo capitano Franco Pellizotti che, insieme a un altro corridore, ha raggiunto Rosa e con lui ha proseguito in testa, all’inseguimento dei ciclisti in fuga, per qualche rampa. La maglia rosa Vincenzo Nibali ha poi reagito, riuscendo, insieme a Mauro Santambrogio e al colombiano Uran, a recuperare e, nelle ultime fasi, a staccare gli uomini Androni. Rosa non ha comunque mollato, lottando fino alla linea del traguardo, che ha tagliato in 14.a posizione, a 1’08” dal vincitore di giornata Santambrogio.
Con questo ottimo piazzamento, il ciclista cuneese è salito in 30.a posizione nella classifica generale per la maglia rosa, mentre nella classifica riservata ai giovani per la maglia bianca è sempre 5°.
