Lorenzoni: scudetto numero 15!

HOCKEY PRATO Serie A1/FSuperate nell’ultima giornata, per 2-0, le eterne rivali del San Saba Roma

Sembrava un sogno sfumato ed invece è diventata realtà concreta. E soprattutto vincente. Il 15° scudetto di hockey prato della Lorenzoni Bra forse è uno dei più belli e avvincenti della ricca storia del club femminile. Perché sembrava già vinto a metà stagione, poi definitivamente sfumato con la sciagurata sconfitta in Sardegna contro l’Amsicora e miracolosamente (ri)conquistato nelle ultime giornate.
L’impresa, però, è stata firmata domenica a Roma contro le eterne rivali del San Saba: era lo spareggio tricolore, considerando la classifica corta con tre squadre in due punti, e la sola lunghezza di vantaggio della Lorenzoni sulle romane. Le campionesse d’Italia in carica, però, hanno giocato una partita perfetta e con un netto 20 hanno confermato il titolo della passata stagione e fatto nuovamente l’accoppiata con lo scudetto indoor invernale.
Le reti di Sara Agrò su corner corto nel primo tempo e il bis di Zhanna Savenko a metà della ripresa valgono il successo nella Capitale e la conferma del dominio instaurato dal tecnico bulgaro Stefan Chavdarov, che a Bra ha trovato, anno dopo anno, stimoli e successi sempre nuovi: cinque scudetti su cinque nell’indoor, due nel prato e una Coppa Italia.
L’appetito, però, vien mangiando e la Lorenzoni da venerdì 17 sarà già in campo a Catania per l’Eurohockey champions challenge. Ovvero il torneo che qualifica alla Coppa campioni principale: Bra affronterà le francesi dello Stade Français, le russe del Metrostroy e le lituane del Gintra nel proprio girone, con l’obiettivo di provare a salire di categoria e giocarsi la competizione europea principale nella prossima stagione.

La festa per il 15° titolo italiano, dunque, sarà contenuta e possibilmente rimandata a nuovi successi internazionali. Resta, però, nella Lorenzoni l’enorme soddisfazione per il campionato vinto quando tutto sembrava perduto. «È uno scudetto sudato», sorride Silvia Brizio, storica dirigente braidese, «e arrivato grazie alla miscela di giocatrici di esperienza e straordinario talento come Zhanna Savenko e Matilde Canavosio, ma anche grazie all’ingresso in pianta stabile in prima squadra di giovani come Anna Miele, Silvia Bragagnolo, Alessia Bavaro (classe ’95) e Sabrina Raimo (’97) ed al tanto lavoro dello “zoccolo duro” della squadra, con in testa la capitana Betta Nota».
La gara di Roma ha evidenziato la coesione di tutti i reparti, a partire dalla difesa orchestrata dall’azzurra Sorial che ha saputo opporsi perfettamente a ben nove corner corti nel momento della volontà di rimonta del San Saba. Solido anche il centrocampo in cui il ritorno di Jasbeer Singh a metà campionato, per sostituire la partenza della Quaranta e della Bosolova, ha continuato a produrre gioco. Interessante poi evidenziare che le ben 48 reti siglate sono il frutto di 13 differenti giocatrici a fronte delle sole 14 reti incassate in generale. Un po’ cooperativa del gol e un po’ bunker: così lo scudetto è rimasto sotto la Zizzola.
Gianluca Oddenino

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