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Parte il master universitario all’Apro

Caso Apro - San Cassiano

Inaugurato Il master Apro, per potenziare le piccole e medie imprese
Alba volge lo sguardo al mondo; il sistema d’istruzione cresce. Si aggiunge il Master post laurea in Gestione dei processi di vendita sui mercati internazionali all’elenco che comprende i tre decentramenti universitari già presenti sul territorio (infermieristica, viticoltura e enologia e agraria). Lunedì 22 aprile è stato inaugurato il corso, in collaborazione con il Dipartimento di Management dell’Università di Torino. La scuola albese, a partire da quest’anno, ospiterà gli studenti neolaureati interessati a specializzarsi nella creazione di partnership a livello industriale con la clientela straniera. Circa trenta corsisti sono già stati selezionati in base ai curricula vitae:  ogni studente scelto dal team di Apro formazione, ha conseguito la laurea specialistica.

Per mezzo dei finanziamenti pubblici (1,2 milioni di euro resi disponibili dalla regione, in seguito alla vincita di un bando europeo)  Cervella e i suoi mirano a creare una figura professionale in grado di riscattare il mondo della piccola e media impresa albese, un universo a oggi considerato debole per affrontare la concorrenza dei mercati internazionali: i laureati avranno a disposizione 400 ore di tirocinio, integrate a lezioni teoriche: specializzazione in marketing, commercio online, economia e gestione aziendale, in comunicazione d’impresa e in tecniche di vendita. La frequentazione del master è gratuita per gli studenti selezionati e il conseguimento del corso rilascerà ottanta crediti formativi. Coldiretti, Confindustria, Tecnogranda e Associazione commercianti albesi sono i principali promotori del progetto.

«Apro è una realtà importante sul territorio, e l’attivazione del master conferma la validità della scuola che è punto di riferimento» ha detto l’assessore  Luigi Garassino, in occasione della conferenza di apertura svoltasi lunedì scorso presso i locali di strada Castelgherlone. Alla presentazione, oltre al presidente di Apro formazione Olindo Cervella, era presente Giuseppe Rossetto, vicepresidente della provincia di Cuneo; ha dichiarato: «Voglio sottolineare l’intelligenza con la quale Alba ha saputo procedere nel campo delle scelte riguardanti l’istruzione: si sta lavorando per portare l’università sotto casa»; ha poi continuato sottolineando il supporto fornito da Cuneo: «Nonostante la provincia debba affrontare problemi economici  che mettono in dubbio la sua stessa esistenza futura, si continuerà a promuovere il decentramento universitario».

Cantino: Osmosi tra università e industria

Valter Cantino è professore universitario e direttore della Scuola di amministrazione aziendale dell’Università degli studi di Torino.  il responsabile del master universitario in Gestione dei processi di vendita sui mercati internazionali attivo presso i locali di Apro formazione.

In cosa consiste l’obiettivo del master?

«L’obiettivo che abbiamo condiviso assieme ad Apro è di portare sul territorio un percorso formativo che il dipartimento di management aveva già attivato proprio per creare una sinergia forte col mondo delle imprese che ad Alba è particolarmente attivo. Nello stesso tempo si mira a dare alle stesse imprese  la possibilità di partecipare sia nella programmazione dei contenuti, ma anche nella presenza attiva durante i corsi proprio per far sì che i vari partecipanti abbiano conoscenza di ciò che è la ricchezza imprenditoriale presente sul territorio».

É una valida soluzione alla crisi?
«La crisi è sempre un momento importante e un’opportunità. Le imprese che oggi non si trovano in crisi, hanno affrontato questa ragionevolmente nel tempo: non si sono accontentate di ciò che facevano il giorno prima, ma hanno saputo identificare percorsi e novità di tipo contrattuale, di presenze sui territori diversi: questa è una ricchezza che l’imprenditore ha in sé e che ha bisogno di comunicare e diffondere all’interno della sua stessa struttura».
Quali le ambizioni?
«L’ambizione è soprattutto dedicata alle piccole e medie imprese che dal punto di vista organizzativo si dimostrano fragili: in alcuni casi esse non hanno la capacità di attrarre profili con certe caratteristiche. Puntiamo quindi a produrre diretta sul territorio gli skills, e le capacità che anche le piccole e medie imprese debbono avere per crescere. Altrimenti lo sviluppo è solo delle grandi imprese che in Italia rappresentano una minoranza: nel nostro tessuto produttivo il 98 per cento è rappresentato dalle piccole e medie imprese. Quindi il progetto vuole avvicinare direttamente il contesto universitario alle piccole e medie imprese affinché vi sia osmosi e trasferimento di competenza».

Mar.vi

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