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L’ex sede di Egea per le associazioni

L'ex Egea

ALBA C’è un nuovo quartier generale per le associazioni albesi. L’inagibilità dell’ex mattatoio, accertata dall’ufficio tecnico comunale, ha costretto diciannove società non lucrative a lasciare la sede di corso Coppino. Gli enti interessati dallo sfratto momentaneo operano in prevalenza in ambito socio-assistenziale o culturale e la mancanza dei locali ha destato non poche polemiche da parte dei volontari.

I sodalizi senza dimora si sono trovati di fronte a due opzioni: cercare una nuova residenza o attendere un intervento da parte dell’Amministrazione. La maggior parte delle associazioni ha atteso la concessione di un edificio per circa un anno, fino alla scorsa settimana. Dopo una riunione tra i vertici del gruppo Egea e l’Amministrazione di Maurizio Marello, è stata accordata una nuova sistemazione per i circa venti gruppi. I locali di via Vivaro, utilizzati in precedenza dalla multiutility dell’energia, saranno messi a disposizione dei volontari e resi operativi entro fine agosto.

L'ex Egea

«Un provvedimento importante, che risolve una seria problematica», come lo ha definito il sindaco Maurizio Marello. Pierpaolo Carini, amministratore delegato di Egea, ha spiegato a Gazzetta come è nata l’idea di mettere a disposizione lo stabile.

Carini, perché questa iniziativa a favore delle associazioni?
«Dopo un colloquio con il Sindaco e gli Assessori comunali, è sembrato logico sfruttare gli spazi inutilizzati di via Vivaro per supportare una causa importante. L’edificio è situato in una posizione comoda e rappresenterà una base efficiente per il lavoro che le associazioni andranno a svolgere».

Pierpaolo Carini

Quali costi comporterà il “trasloco”?
«Occorrerà procedere con la ristrutturazione e la riqualificazione di alcune parti dell’immobile; i costi saranno contenuti e a lavori ultimati, una volta rispettata appieno la normativa, sarà possibile accedere alla nuova sede. Parte dell’edificio sarà ancora utilizzata e controllata da alcuni nostri dipendenti. La concessione degli stabili di via Vivaro alle associazioni è un modo per essere vicini alla cittadinanza, un comportamento del tutto in linea con la mission della nostra azienda». mar.vi.

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