Una generazione di NATIVI DIGITALI

I bambini di oggi sono “nativi digitali”: hanno cioè grande dimestichezza con i nuovi media – come cellulari, smrtphone, computer, social network, videogiochi – ma li usano senza un adulto accanto. Lo rivela un’indagine realizzata nell’ambito del corso di formazione sull’uso dei nuovi mezzi di comunicazione organizzato dal centro di documentazione audiovisiva dell’Asl Cn2  “Steadycam” e promosso dal Tavolo regionale per l’educazione alla salute, di cui fanno parte gli Assessorati all’istruzione e alla sanità della Regione e l’Ufficio scolastico regionale.

Il corso gratuito, rivolto agli insegnanti di quarta elementare, ha coinvolto oltre 80 docenti di sei province sabaude (Asti, Alessandria, Cuneo, Novara, Torino e Verbano-Cusio-Ossola). A Torino sono stati presentati i risultati, accanto ai dati sul consumo di nuovi media da parte dei giovani alunni, da cui emerge che più del 50 per cento dei bambini tra i 9 e 10 anni possiede un cellulare, oltre il 71 per cento usa il computer, oltre l’86 per cento possiede videogiochi e praticamente tutti guardano la Tv con una media di 1-2 ore al giorno.

Ha commentato Giuseppe Masengo di “Steadycam”: «Il progetto ha interessato circa 1.400 giovanissimi studenti e in tutti loro ha prodotto una crescita di consapevolezza nell’usare i nuovi media». Gli fa eco l’educatore professionale dell’Asl Cn2 “Alba-Bra” Valentino Merlo: «È importante che genitori e famiglie affianchino i più piccoli nell’uso dei nuovi media. Esattamente come quando insegniamo a un bambino ad attraversare la strada, all’inizio è importante essere al suo fianco. Una volta che avrà imparato potrà farlo in sicurezza anche da solo».
Sulla stessa lunghezza d’onda, l’assessore regionale Alberto Cirio ha dichiarato: «Da un lato, stimolando la curiosità dei ragazzi e potenziandone la capacità di esplorazione e comprensione, i nuovi media rappresentano un’opportunità anche per l’apprendimento. Dall’altro, però, usarli senza avere accanto un adulto espone a rischi, come quello di rivelare ingenuamente dati sensibili sulla privacy o lasciarsi affascinare da pubblicità persuasive. Rischi che è importante che i giovani consumatori conoscano, perché facciano di questi strumenti un uso più consapevole, critico e sicuro».

Il progetto “Steadycam” ha offerto agli insegnanti due giornate di formazione con un inquadramento teorico sui nuovi media, sull’uso che i giovani ne fanno (già dalla più tenera età) e sul loro impatto sulla salute. Nei due mesi successivi i docenti hanno potuto testare con le proprie classi quanto appreso nel corso, grazie alla supervisione a distanza dei formatori, collegati in videoconferenza e attivi sul blog liveatme.wordpress.com.
Per l’anno scolastico 2013-2014 è in programma una nuova edizione del progetto.

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