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Case popolari: quindici famiglie a rischio sfratto

ABITAZIONI «Il recente incontro con il primo cittadino braidese, Bruna Sibille, ci ha permesso di raggiungere un accordo sulla questione del contributo che l’Atc doveva versare al Comune per le fognature di via Sobrero e di fare un’analisi delle situazione delle varie famiglie che risiedono nelle case di proprietà dell’agenzia ». Così Marco Buttieri, presidente dell’Atc (Agenzia territoriale per la casa) di Cuneo, dalla quale dipende l’elevato numero di alloggi popolari della città della Zizzola, che ne conta ben 386 contro i 772 di Cuneo. Il quale prosegue: «Il Comune si era fatto carico del problema della rete fognaria del quadrilatero di via Sobrero e via De Gasperi, che avendo tubature con sezioni molto piccole, non garantivano un corretto smaltimento delle acque nere, con qualche allagamento dei seminterrati. Il personale della Tecnoedil, concessionaria del servizio, hanno provveduto a sostituirli, risolvendo la criticità. Parlando con il Sindaco braidese, abbiamo concordato che l’Atc corrisponderà – a titolo di compartecipazione alle spese – un contributo di 50 mila euro».

Bra case atc

Ma non solo di denari che passano dall’Atc alle casse comunali; durante il colloquio si è anche affrontato il tema dei morosi “colpevoli” e di quelli “incolpevoli”. Aggiunge ancora Buttieri: «Anche a Bra la crisi economica in atto ha peggiorato la situazione di molte famiglie che risiedono nelle nostre unità immobiliari. Ma per una quindicina di famiglie – che da tempo non ci versano nulla per l’affitto – si profila uno sfratto.Non prima, ovviamente, che i servizi sociali del Comune, unitamente a quelli dell’ex consorzio Intesa, abbiamo fatto tutte le verifiche del caso. Se però sarà evidenziata la mancanza di volontà di pagare, daremo corso allo sfratto per poter accogliere famiglie che compongono la lunga lista d’attesa e che sono disposte a onorare i loro obblighi nei confronti dell’Atc».

Sulla questione della lista d’attesa e delle verifiche, interviene Anna Basano, assistente sociale che opera nella Ripartizione socio-assistenziale del Comune: «Attualmente la nostra lista di attesa si attesta su 90 famiglie, che stanno aspettando l’assegnazione di un alloggio. Nelle prossime settimane sarà nostra cura effettuare gli incontri con i morosi, anche per andare a stabilire chi di loro può essere definito “incolpevole” secondo la nuova normativa regionale».

Normativa che prevede possano essere immessi nella categoria degli incolpevoli coloro che hanno un Isee inferiore a 6 mila euro e che paghino comunque il 14% del reddito imponibile oppure versino all’Atc almeno 480 euro all’anno. Conclude Anna Basano: «Tutti coloro che non hanno questi requisiti non possono accedere al fondo sociale europeo del 2012, che cofinanzia con una quotaparte le spettanze dell’agenzia cuneese».

Valter Manzone

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