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Cooperativa dei lavoratori IN ROSSO

AZIENDE Il settore della grande distribuzione soffre sotto i colpi della crisi. Lo conferma il bilancio presentato dalla Cooperativa dei lavoratori nel corso dell’assemblea dei soci nel corso della quale è stato riconfermato il Consiglio di amministrazione. L’azienda ha sede ad Alba ed è presente con 19 punti vendita nelle province di Cuneo, Alessandria, Asti e nell’entroterra ligure.

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La Cooperativa ha chiuso il 2012 con una perdita di due milioni di euro. «Una difficoltà che riflette la situazione generale di un settore che ha perso nell’ultimo anno il 4 per cento di mercato », è il commento del presidente Gerardo Robaldo. «Come molti, ci siamo trovati ad affrontare questa crisi con una struttura commerciale e un’organizzazione interna non adeguate».

Se pur si mantenesse per tutto il 2013 il tenore dell’ultimo trimestre – che ha dato segnali di ripresa rispetto ai precedenti – ciò non basterebbe a ripianare le perdite accumulate. Intanto tre piccoli punti vendita sono stati chiusi nel 2012, due sono stati ceduti e uno verrà chiuso a breve nell’alessandrino (dove però ne è stato aperto un altro). Su 270 dipendenti, sei sono in mobilità e nove in prepensionamento.

Che fare quindi davanti a una situazione del genere? Robaldo risponde con voce affaticata ma si dice comunque ottimista, e insieme al Consiglio d’amministrazione punta al pareggio di bilancio per il 2014: «In questo momento tutti i grossi gruppi, anche quelli più virtuosi, stanno affrontando difficoltà di questo tipo». Ma secondo il presidente siamo davanti a un cambiamento nella grande distribuzione: «Chi ha maggiori risorse finanziarie può sopportare più a lungo le difficoltà. Tolti gli hard discount – gli unici ad avere un segno “più” nel settore – nei Paesi esteri che hanno investito prima di noi nella grande distribuzione si sta ritornando verso il modello di “negozio di vicinato”, cioè esercizi commerciali ancorati ai prodotti del territorio a filiera corta. Noi stiamo potenziando prodotti locali e quelli a marchio Coop proprio perché crediamo che il negozio di prossimità di piccole dimensioni possa rappresentare l’unica soluzione per uscire dalla crisi».

Maurizio Bongioanni

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