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Cuneo smette la maglia nera

INCIDENTI Aldo Abello è diventato referente provinciale dell’Associazione italiana familiari e vittime della strada più o meno 8 anni fa, quando il suo predecessore perse un figlio proprio in un incidente stradale. «Ho visto troppi amici e parenti di amicimorire in macchina», spiega Aldo. «Per questo ho deciso di prendere parte a questo gruppo e occupare il mio tempo libero nella prevenzione». L’associazione porta avanti la sensibilizzazione al tema della sicurezza stradale in scuole, fiere e in tutte le occasioni utili: «C’è ancora molto da fare: fondi stradali, erba alta che impedisce la vista. Di solito gli enti preposti a occuparsi del problema si scaricano le responsabilità l’un l’altro. Il 90 per cento degli incidenti potrebbero essere evitati rispettando le regole, ma ci vuole più informazione e più sensibilizzazione verso i giovani che sentono il problema come troppo lontano».

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Dal 1998 a oggi sulle strade della provincia di Cuneo sono morte 1.390 persone, un paese intero. Dal 1999 al 2001 morivano in media 3 persone a settimana. Ma oggi, com’è stato spiegato presso la Prefettura di Cuneo la scorsa settimana, il numero di incidenti stradali con lesioni è calato del 23% rispetto agli anni precedenti. Merito, secondo gli organizzatori della giornata, della sinergia messa in campo tra Prefettura, Questura, Provincia di Cuneo e Forze dell’ordine, riuniti in un unico tavolo tecnico volto a intervenire con campagne di formazione mirate ai giovani, con l’intento di sensibilizzare gli automobilisti a un problema spesso trattato con sufficienza.

Maglia nera a Cuneo. Seconda del Piemonte per popolazione, nel 2001 la provincia di Cuneo deteneva il primato regionale per incidenti mortali. Dopo dieci anni la situazione è migliorata: fra i giovani si è raggiunto un 58 per cento per il numero di morti e 37 per i feriti; nel 2011 il dimezzamento del numero di morti rispetto al 2001 fa raggiungere alla Granda, seppur in ritardo, il target previsto dall’Europa. Nonostante nell’ultima legislatura provinciale siano stati investiti oltre 100 milioni di euro in viabilità, la presidente della Provincia Gianna Gancia ha spiegato come «tra le anomalie della Granda ci sia una rete viabile provinciale che ha dovuto sopperire alle carenze della rete autostradale. Dobbiamo avviare quanto prima i cantieri dell’AstiCuneo per il lotto albese anche guardando alla sicurezza: perché concentrare i flussi di traffico pesante su reti viabili minori è un fattore di rischio significativo».

Maurizio Bongioanni

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