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Giorni cruciali per Verduno

Nuovo ospedale: a inizio anno partiranno i lavori sulla strada d'accesso

SANITÀ Con il direttore generale dell’Asl Cn2 Francesco Morabito e con il direttore dei servizi tecnici Ferruccio Bianco abbiamo fatto il punto della situazione del nuovo ospedale, perché i prossimi saranno giorni cruciali. Spiega Bianco: «Domani l’Asl riceverà la proposta definitiva di accordo bonario per il superamento del contenzioso, nato in seguito all’iscrizione di riserve da parte dell’impresa e della sospensione dell’attività di cantiere. Partiranno allora i 30 giorni di tempo in cui le parti potranno comunicare l’eventuale accettazione. Se, come si auspica, l’accordo sarà raggiunto e i problemi di carattere tecnico e finanziario saranno superati, i lavori riprenderanno a pieno regime; nel caso contrario l’Asl si riserva di adottare i provvedimenti del caso».

Sul tema del contenzioso, l’architetto aggiunge: «La Regione e l’Asl a oggi hanno saldato tutti i debiti nei confronti del concessionario. Il contenzioso derivava in buona parte dai ritardi nei pagamenti e dall’inserimento di varianti legate a nuove normative in ambito sismico e di adeguamento funzionale della struttura alle nuove esigenze sanitarie dell’azienda (radioterapia, emodinamica); come detto poco fa, i debiti sono stati saldati e sono arrivate dalla Regione ampie rassicurazioni sul prosieguo dei pagamenti e la garanzia della regolarità dei flussi finanziari». Dal 2005 (quando si aprì il cantiere) a oggi è stato realizzato oltre il 50 per cento dei lavori e, se il cantiere tornasse a lavorare a pieno ritmo, servirebbe un altro anno e mezzo per completare la struttura.

Commenta Morabito: «Non dobbiamo dimenticare che l’operazione virtuosa del nuovo ospedale per un territorio periferico come quello di Langhe e Roero si è rivelata vincente per la sanità locale, tanto che nel susseguirsi di riforme sanitarie la nostra zona ha potuto mantenere un’Asl comprendente ospedale e territorio, con innegabili vantaggi per i cittadini: non bisogna dimenticare le difficoltà legate alla lontananza da centri di riferimento quali Cuneo e Torino. Inoltre l’ospedale AlbaBra funziona già da tempo grazie alla sinergia che si è creata tra i due presidi San Lazzaro e Santo Spirito e alla coesione esistente tra gli operatori ».

a.r.

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