Ultime notizie

LA FIERA, brand internazionale da 11 MILIONI

LA RICERCA Per chi avesse ancora dubbi, c’è solo da stare ad ascoltare. Mentre l’Ente fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba presenta il programma dell’ottantreesima manifestazione d’autunno – al castello di Grinzane Cavour –, con un titolo, Diamoci un taglio, che ha già scatenato sui social network e non solo accaniti fautori e detrattori, si viene a sapere a quanto ammonti la ricaduta economica dell’evento. La stima parla di ben 10 milioni di euro di spesa generata dal pubblico richiamato ad Alba, 7 sulla città e tre sull’intera provincia. Ma c’è di più. La Fiera che inneggia al Tuber magnatum Pico ha prodotto nel complesso lo scorso anno un’economia addizionale calcolata in quasi 11 milioni di euro (su 950 mila di investimento), non certo bazzecole in questi angusti tempi di crisi. Lo attesta, numeri alla mano, l’autorevole indagine, promossa dalla fondazione Cassa di risparmio di Cuneo, realizzata con la collaborazione della fondazione Fitzcarraldo di Torino, che ha analizzato l’edizione 2012 della manifestazione albese, insieme agli altri maggiori eventi della provincia Granda.

L’81,4 per cento dei visitatori intervistati ad hoc ha dichiarato di essere giunto ad Alba proprio per la Fiera internazionale, che si dimostra dunque un peculiare elemento di attrazione per il territorio. Quasi la metà dei turisti è stata per la prima volta sotto le torri per l’evento profumato dal prezioso “diamante bianco”, trattenendosi da uno a due giorni (il 33,8 per cento), mentre solo l’11 per cento è arrivato a soggiornare fino a cinque notti. Due turisti su tre hanno pernottato in provincia, tre su dieci ad Alba.

L’interesse principale che ha spinto a partecipare alla Fiera resta, a grande maggioranza, l’85 per cento di chi ha risposto, il «collante culturale del cibo», come lo definisce la ricerca della fondazione Fitzcarraldo, mentre un turista su quattro associa alla visita anche l’interesse per un brand riconosciuto a livello nazionale e internazionale; il territorio e la capacità attrattiva degli eventi organizzati per l’autunno appaiono invece positivi elementi di arricchimento.

L’età media del turista che giunge in Fiera è di 42 anni, uno su quattro arriva dall’estero (39 i Paesi di provenienza, dalla Svizzera agli Stati Uniti), il 40 per cento di quanti giungono in Langa in autunno è italiano, con una buona presenza di lombardi, liguri, emiliani, veneti e toscani, le regioni prossime al Piemonte. E, dulcis in fundo, La Fiera del tartufo non solo è riconosciuta come brand a livello internazionale,ma è connotata da un carattere sociale e conviviale, tanto che oltre la metà di chi vi partecipa è in coppia o con amici, confermando l’idea di una manifestazione aperta, che prevede un coinvolgimento attivo e partecipato.

Maria Grazia Oliverosbandieratori

Banner Gazzetta d'Alba