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Riparte l’attività all’ex Cozoal

MURAZZANO A oltre dieci anni dalla vendita all’asta della struttura, sta ripartendo l’attività nel complesso dell’ex Cozoal, a Murazzano. Oggi, nei capannoni di regione Crovera ci sono circa 400 pecore, di cui 250 già in lattazione, ed è iniziata la produzione del “Murazzano Dop”. A riavviare l’attività in quella che, tra gli anni ’80 e la metà del decennio successivo, era la più importante realtà lattierocasearia dell’alta Langa è il caseificio Perla, di Savigliano, che il 15 gennaio 2003 acquistò all’asta il complesso per oltre 289 mila euro.

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La storia dell’ex Cozoal è a dir poco controversa. Nata nel 1980, la Cooperativa zootecnica alta Langa arrivò ad avere oltre 100 soci dando lavoro a 18 persone. I problemi economici arrivarono nella seconda metà degli anni ’90 (nel 1997 i debiti superavano i 2 miliardi e 300 milioni di lire), fino alla messa in liquidazione nell’ottobre del 1999. Poi, fino al 2002, quattro aste andate deserte e il prezzo di vendita che scese dal miliardo e 371 milioni di lire iniziali ai 289 mila euro (circa 560 milioni) della quinta asta, quella che portò all’acquisto della struttura da parte della società Perla.

Ma le vicissitudini non erano ancora finite. Nel 1998, prima della messa in liquidazione, la struttura era infatti stata affittata a due nuove cooperative con un contratto pluriennale (15 anni per il caseificio e 22 per le stalle) che ha reso difficile l’ingresso dei nuovi proprietari. Solo nel 2009 (a sei anni dall’asta), gli acquirenti sono entrati di fatto in possesso della struttura e l’anno successivo sono iniziati i lavori di sistemazione. Oggi due stalle sono già state rimesse in sesto e sala mungitura e caseificio sono pronti. La produzione, spiega Bartolomeo Marenchino, che col figlio Samuele segue l’attività a Murazzano, è appena iniziata e le prime forme di “Murazzano Dop” con tanto di fascetta del Consorzio di tutela stanno per arrivare sul mercato.

«Abbiamo acquistato le pecore nella zona e ne compreremo ancora. Anche paglia e fieno per gli animali provengono da agricoltori locali. È importante creare una buona collaborazione con chi lavora sul territorio. Abbiamo avuto un’ottima accoglienza da parte di gente del posto», afferma Bartolomeo Marenchino.

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Anche il sindaco di Murazzano Gianni Galli è soddisfatto: «Il recupero della struttura e la ripresa di allevamento e produzione sono di buon auspicio. L’operazione può dare uno sviluppo importante al settore portando benefici per tutti e magari fare da traino per i giovani che vogliono dedicarsi a questa attività». Galli ricorda anche che l’azienda ha partecipato alla recente “Fiera dei 30” con un banco di vendita e ha fornito il Castelmagno per la camminata “Passeggiando con il Murazzano” di inizio agosto e aggiunge: «Negli ultimi anni il numero di capi di pecora delle Langhe è molto basso, ai limiti della sopravvivenza della razza. La ripresa dell’allevamento nell’ex Cozoal può dare un impulso anche a questo settore».

Corrado Olocco

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