Settemila a scuola ad Alba

ALBA Sono 7.323 – nelle stime dell’assessore Luigi Garassino – gli studenti tra i banchi ad Alba a iniziare da oggi: più di 800 per le scuole dell’infanzia, 1.324 per le scuole primarie, 1.022 per le scuole superiori di primo grado e circa 4.000 per le scuole superiori di secondo grado. Oltre il 10 per cento dei ragazzi è straniero.

bambini entrano scuola

Negli ultimi 14 anni la popolazione scolastica in Piemonte non ha mai smesso di crescere, raggiungendo oltre 590 mila studenti. Il dato emerge dal Rapporto 2012 dell’Osservatorio istruzione, redatto dall’Ires per la Regione. Se al numero degli studenti iscritti alle scuole di ogni ordine e grado si sommano i 13.200 allievi che frequentano le agenzie formative, il sistema piemontese supera i 604 mila iscritti. Gli allievi con cittadinanza straniera sono oltre 72.800 (il 12,2 per cento) e altri 2.200 frequentano i percorsi delle agenzie formative. Aumentano, in particolare, gli iscritti di seconda generazione, ovvero nati in Italia, mentre rallenta il loro apporto complessivo, che pure resta alto (nel 2011 si contava 1 allievo straniero ogni 7 italiani, nel 2000 era 1 ogni 33).

La maggior parte dei giovani piemontesi è iscritta a percorsi tecnici e professionali (il 31 per cento in istituti tecnici, il 19 in istituti professionali e il 7 in agenzie formative). Gli allievi degli indirizzi liceali (scientifico, classico, linguistico, licei magistrali e artistici) costituiscono, invece, il 43 per cento degli iscritti al secondo ciclo (178 mila in tutto). Si tratta di una controtendenza rispetto alla progressiva liceizzazione che ha caratterizzato il passato. Commenta l’assessore all’istruzione Luigi Garassino, inviando gli auguri agli scolari: «Gli ultimi 15 anni sono stati caratterizzati da continui cambiamenti, che hanno portato a un impoverimento. Dobbiamo resistere, per preservare e migliorare il sistema scolastico. La scuola ha bisogno di un cambiamento, ma visto in accezione positiva, lontano dalla frustrazione. Alla base di tutto vi è il triangolo fondamentale, ai cui vertici troviamo gli insegnanti, gli alunni e i genitori, le fondamenta per costruire una buona scuola. È importante far leva sulle risorse, non solo materiali, che abbiamo a disposizione e che tendiamo a non vedere».

Come ogni anno, all’inizio delle lezioni si presentano difficoltà per il regolare inserimento di insegnanti e collaboratori scolastici. Una situazione figlia del precariato che contraddistingue il mondo dell’istruzione. Ma Alba resta in un’“isola felice”, a differenza di altri Comuni cuneesi in cui sono da definire ancora molte cattedre. Nelle scuole del primo ciclo l’avvio delle lezioni è stato regolare e la quasi totalità dei posti è stata occupata. Vi sono invece difficoltà per quanto riguarda i posti per gli insegnanti di sostegno, ma in questi giorni l’Ufficio scolastico provinciale sta ultimando le nomine.

L’anno sembra essere iniziato bene pure nelle scuole superiori albesi. «I docenti sono stati quasi tutti nominati. Le scuole cittadine funzionano e forniscono, ognuna nella sua specificità, programmi e offerta di grande valore nonostante non manchino i problemi: il caro libri, i precari scontenti e la scarsa disponibilità di palestre, nonostante l’impegno del Comune che garantisce alternative. Una situazione che, a inizio anno, reputo comunque positiva », commenta Pier Carlo Rovera, dirigente del liceo classico Govone e del liceo artistico Gallizio.

Manuela Anfosso

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