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Il borghigiano delle Rane in Germania

michele-guidaLA STORIA «Grazie per aver pubblicato le immagini della sfilata dei Borghi e del Palio degli asini che hanno permesso anche a chi non era presente o a chi abita all’estero di vivere le emozioni di due eventi molto suggestivi. Spero che Gazzetta continui a offrire questo servizio telematico». È il messaggio di Michele Guida, cittadino tedesco di origini albesi che ha voluto ringraziare il nostro settimanale per aver documentato su Internet, con decine di foto e aggiornamenti, due degli appuntamenti più importanti della Fiera del tartufo. Incuriositi dal messaggio, abbiamo chiesto a Michele di raccontarci la sua storia.

Come mai legge Gazzetta d’Alba dalla Germania?
«Ho vissuto ad Alba due anni, un tempo sufficiente per innamorarmi del capoluogo delle Langhe e del suo meraviglioso Palio, che continuo a seguire nonostante io viva in Germania da 44 anni».

Perché si trasferì all’estero?
«In un certo senso ero insoddisfatto dell’Italia, ma è una storia troppo lunga da raccontare in un articolo. Scelsi di trasferirmi a Gifhorn, città tedesca di 42 mila abitanti tra Wolfsburg e Hannover, nella Bassa Sassonia».

È stato difficile ambientarsi?
«All’inizio, a causa delle grandi diversità linguistiche, è stata dura. Per fortuna, dopo appena una settimana dal mio arrivo in Germania, ho incontrato quella che poi sarebbe diventata mia moglie, la quale mi ha aiutato molto, soprattutto nello studio e nella comprensione della lingua tedesca. Poi è arrivato anche il lavoro, presso la Volkswagen, come addetto alla qualità».

michele-guida-palio-alba-1968bChe ricordo ha di Alba?
«Custodisco un ricordo stupendo della città, della sua Giostra, dell’investitura del Podestà e della sfilata dei borghi, alla quale ho partecipato come figurante nel 1968 indossando i colori del Borgo delle Rane».

È ritornato sotto le torri albesi?
«Ad Alba e nei dintorni vivono ancora tanti miei parenti, che torno a salutare quasi ogni anno. Adoro passeggiare tra le bancarelle del mercato del sabato, visitare piazza Duomo, piazza San Giovanni, piazza San Paolo, via Maestra e, se d’autunno, partecipare alla Fiera e assistere al Palio degli asini. Peccato siano cambiate molte cose rispetto a quarant’anni fa».

Le piacerebbe indossare nuovamente il costume da borghigiano?
«Sì, ne sarei felice e orgoglioso».

Enrico Fonte

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