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Il park piace agli stranieri. Albesi diffidenti

PIAZZA SAN PAOLO Sabato 28, verso le dieci, entriamo nel parcheggio interrato di piazza San Paolo: ci sono molti posti vuoti e poche macchine, di cui parecchie con targa straniera. «Mi reco in questo parcheggio solo il sabato mattina; a causa del mercato è difficile trovare posto in centro. In settimana mi avventuro alla ricerca di quei pochi parcheggi bianchi rimasti», ci racconta A., un signore di mezz’età, mentre sta andando a recuperare l’automobile.

Secondo le stime del Comune sono circa un centinaio i passaggi di vetture al giorno; un bilancio positivo, a pochi mesi dall’inaugurazione, se paragonato a quello del multipiano della stazione che, dopo sette anni dall’apertura, somma solo 150 passaggi giornalieri. «Il costo è in linea con quelli regionali. Le abitudini sono lente a cambiare. In particolare viene segnalata la resistenza all’utilizzo dei parcheggi sotterranei da parte del gentil sesso per timori legati alla sicurezza, anche se si tratta di uno dei luoghi di sosta più sicuri mai realizzati, con oltre 60 telecamere tra dentro e fuori. Il park è viceversa molto adoperato dai turisti, che lo trovano conforme ai loro standard. La piazza sta piacendo molto e anche la nuova viabilità è gradita. L’intervento si completerà con il nuovo mercato, che renderà la piazza un elemento vivo», spiega l’assessore Giovanni Bosticco.

parcheggio piazza san paolo

Emanuele Bolla, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, sottolinea invece il sottoutilizzo del parcheggio, attribuendo le cause ai costi elevati. «Il costo effettivo del parcheggio può essere eccessivo. Il sistema di tariffazione impone all’utente di pagare la sosta a scatti orari anticipati, così una sosta di 20 minuti costa un’ora, una di un’ora e qualche minuto come due. Bisogna rilanciare piazza San Paolo, per i cittadini, per i turisti e per i commercianti; per farlo è necessario ripartire dal parcheggio. Credo che sia necessario chiedere alla società Parcheggi Italia l’introduzione di un sistema di pagamento proporzionale al tempo di permanenza», spiega Bolla.

 Manuela Anfosso

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