La maggioranza scricchiola

DOGLIANI Ora c’è evidentemente un problema nella maggioranza amministrativa di Nicola Chionetti. La recente dimissione del consigliere Franco Paruzzo ha avuto un seguito: Paolo Dalmazzo, che gli è subentrato nel corso dell’ultimo Consiglio, ha accettato l’incarico, ma ha dichiarato di voler rimanere indipendente e di non voler far più parte di quel gruppo che nel 2009 sbaragliò le elezioni.

«Sono onorato di entrare in questo consesso, anche se a fine mandato, ma prendo atto della dichiarata volontà della maggioranza di rimanere coerente con un comportamento che non mi sento di condividere. Personalismi e divergenze tra proclami e comportamenti concreti: le stesse motivazioni che mi avevano mosso, subito dopo le elezioni, a rifiutare l’incarico di assessore esterno. Ritengo quindi per me più coerente rimanere a dare il mio contributo alla vita amministrativa dall’esterno».

E così una linea di frattura pare legare il dietrofront immediato di Aldo Canis, rimasto sinora in aula come consigliere indipendente, alle recenti dimissioni di Paruzzo e ora all’inattesa presa di posizione di Dalmazzo.

paolo dalmazzo dogliani

Una linea che si esprime in diversi toni ma parla la stessa lingua: quella della delusione per promesse non mantenute. «Ho provato fino all’ultimo a rimanere dentro la maggioranza, anche dopo aver subìto ostracismi per mie prese di posizione che non sono piaciute: alla fine mi sono stufato degli aut aut e le mie dimissioni sono state il modo per prendere le distanze da questo modo di lavorare. Sono deluso perché in questi anni ho creduto fortemente in quel che facevo ma sono confortato dalla vicinanza e dalla solidarietà delle persone: forse non tutti i doglianesi sono così contenti come sembra», commenta amareggiato il neodimesso Paruzzo.

«Avevamo fatto una campagna elettorale in cui si diceva che tutti i sedici candidati dovevano essere protagonisti e avere lo stesso valore, ma da subito non è stato così: all’ultimo ci siamo trovati coi nomi cambiati sulle schede elettorali, con l’ordine alfabetico sostituito da un ordine volto a favorire un gruppo ristretto. Gli eventi recenti non fanno che confermare tutto questo: si è raccontata una cosa, ma se ne è messa in pratica tutt’altra», rincara Aldo Canis, uno dei più votati alle elezioni del 2009.

La maggioranza risponde, a caldo, con un ineffabile “no comment”. Anche se nessuno ancora si pronuncia in tal senso, c’è ragionevolmente da attendersi che alle amministrative del 2014 non si presenterà una sola lista.

Miranda Ciravegna

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