Marello replica a Cirio: Alba ha fatto il record di turisti

Gli auguri pasquali del sindaco di Alba Maurizio Marello

Il sindaco Maurizio MarelloALBA In relazione alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale Alberto Cirio (disponibili QUI), in cui l’Amministrazione albese veniva accusata di aver fatto troppo poco per le manifestazioni turistiche, il sindaco Maurizio Marello ha affermato: «Sottolineo ancora una volta quanto sia falsa l’affermazione che Alba in questi anni abbia perso il suo appeal. Non è mai stato così alto il numero di turisti. Merito sicuramente degli operatori economici e della qualità della nostra enogastronomia. Ma qualche merito andrà pur riconosciuto a una Amministrazione che ha inventato da zero un contenitore come la “Primavera della cultura, del gusto e del vino” che ha animato la città in mesi pressoché privi di ogni manifestazione. O che ha saputo infondere nel programma della Fiera anche una nuova qualità culturale e ampliarne il respiro internazionale. Operando per di più in una situazione di ristrettezza di risorse che l’assessore Cirio ben conosce e che amministrazioni precedenti, per fortuna loro, non hanno conosciuto. Oggi il Capoluogo delle Langhe offre una varietà di manifestazioni che, seppure ancora migliorabile, ci invidiano tante città».

Sulla questione del trasferimento di “Aspettando Collisioni” a Cherasco il primo cittadino albese ha dichiarato: «Siamo dispiaciuti di questa decisione. Dobbiamo però rilevare che mai il direttore artistico di “Collisioni” Filippo Taricco ci ha palesato difficoltà e mai ha chiesto aiuto al Comune, che non glielo avrebbe certamente negato. Del resto, nel corso degli ultimi quattro anni, i finanziamenti del Comune a “Collisioni” hanno raggiunto quasi 38 mila euro, a fronte di 8.600 euro pagati dal festival di Barolo per l’uso delle sale comunali, in particolare del Teatro sociale. Parlare quindi di non attenzione del Comune verso le attività di “Collisioni” – nella stragrande maggioranza da sempre svolte fuori Alba – ci sembra quanto meno improprio».

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