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A scuola, per integrarsi

CANALE A Canale sono stati avviati due corsi di italiano rivolti agli stranieri: uno di alfabetizzazione e uno per l’ottenimento della licenza media. La proposta è del Centro territoriale permanente di Alba, in collaborazione con l’Istituto comprensivo di Canale e il Comune. I corsi si svolgono nei locali della biblioteca civica “Pietro Cauda”, il lunedì e martedì dalle 9 alle 11.30, e termineranno a maggio.

Alcune partecipanti ai corsi col docente Walter Magarotto.
Alcune partecipanti ai corsi col docente Walter Magarotto.

Nove sono le persone che frequentano il corso di primo livello; sette seguono il secondo. Sono di nazionalità rumena, filippina, giapponese, russa, indiana e marocchina. Questi corsi rilasciano una certificazione che consente di prolungare il permesso di soggiorno mentre chi frequenta il secondo livello può ottenere la licenza media, sostenendo l’esame finale.

Namba Yasuko è una delle ragazze che frequenta il corso per ottenere la licenza media. Casalinga, sposata con un italiano, vive a Canale da quattro anni; in Giappone ha una laurea in studi politici. «Quando sono venuta a Canale non conoscevo nessuno, tranne un produttore di vino del Roero. Ho già lavorato nel settore vinicolo, ma mi sono accorta che è necessario lo studio approfondito dell’italiano per avere maggiori possibilità lavorative anche in questo settore. Con mio marito parlo italiano, ma studiare è un’altra cosa e per questo ho deciso di iscrivermi al corso».

Liliana, rumena, è in Italia da dieci anni. Nel suo Paese svolgeva due lavori: aiuto-cuoca al mattino ed estetista al pomeriggio. «Un solo lavoro, con un figlio da crescere, non era sufficiente per vivere», spiega. «Da quando sono in Italia svolgo l’attività di colf-badante sempre dalla stessa signora che mi ha incoraggiata a partecipare a questo corso. Dopo il diploma, mi piacerebbe seguire la scuola per estetista; non mi dispiacerebbe anche un corso per operatore sociosanitario anche se lavorare con gli anziani è molto impegnativo. Ti affezioni e, se succede loro qualcosa, soffri».

Daniela, rumena venticinquenne, è in Italia da un anno: «Lavoro come collaboratrice domestica; nel mio Paese ero fisioterapista. Sono venuta a conoscenza di questo corso per imparare l’italiano da un’amica che già ne aveva frequentato uno. È una bella possibilità per noi, non sapevo che si potesse sostenere l’esame per ottenere il diploma di terza media».

Soddisfatto degli alunni il docente Walter Magarotto: «Sono molto motivati anche perché, trattandosi di adulti, la scelta di frequentare i corsi non è stata imposta da nessuno e questa voglia di apprendere facilita sicuramente il lavoro dei docenti».

Chi volesse unirsi al gruppo può ancora farlo, ma tempestivamente, poiché più si procede con le lezioni e maggiori sono l’impegno e la fatica per stare al passo con il gruppo.

 Elena Chiavero

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