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Alba-Bra: il 37% è in eccesso di peso

SALUTE In occasione dell’Obesity day, la giornata dedicata alla prevenzione dell’obesità, sul sito dell’Asl Cn2 (www.aslcn2.it) sono stati pubblicati i dati relativi al sovrappeso e all’obesità nell’albese e nel braidese. La ricerca curata dal Dipartimento di prevenzione, frutto della collaborazione dei servizi di epidemiologia, igiene alimenti e nutrizione (Sian) e igiene e sanità pubblica, sintetizza i risultati dei sistemi di sorveglianza Passi 2009-2012, Okkio alla salute 2012, Passi d’argento 2012. Laura Marinaro è responsabile del servizio di epidemiologia.

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 Qual è l’incidenza del problema dell’eccesso ponderale sul territorio?

«Partendo dalla popolazione di età compresa fra i 18 e i 69 anni esaminata tramite interviste telefoniche a campione e su cui disponiamo di dati molto recenti del sistema di sorveglianza Passi, ovvero dal 2009 al 2012, possiamo dire che i risultati sono in linea con quelli regionali. Secondo questa ricerca, il 37 per cento dei cittadini è in eccesso ponderale (il 27% sovrappeso e il 10% obeso). La media in Italia è del 42%».

 Quali sono i fattori che concorrono all’eccesso di peso?

«L’eccesso ponderale aumenta col crescere dell’età. Un basso livello d’istruzione e difficoltà economiche sono a loro volta correlati. Dalla ricerca emerge una corrispondenza fra il problema e le patologie cronico-degenerative a cui è riconducibile l’86 per cento della mortalità. Un esempio su tutti: l’ipertensione arteriosa ha un’incidenza del 30 per cento nelle persone “grasse” e del 12 in quelle con un peso normale. Un altro dato interessante riguarda la percezione del peso: il 54% delle persone in sovrappeso è consapevole della situazione, ma ben il 44% ritiene di essere in un range più o meno giusto. Dalla ricerca emerge anche che poco più della metà delle persone in eccesso di peso ha ricevuto dai medici il consiglio di dimagrire e minore ancora la percentuale di chi ha ricevuto il consiglio di fare attività fisica. L’attenzione degli operatori sanitari è rivolta essenzialmente alle persone obese. Il consumo di frutta e verdura sul territorio è inferiore rispetto al dato piemontese e a quello nazionale. Ben il 21 per cento dei cittadini è sedentario».

 Qual è la situazione dei bambini?

«I dati sulla popolazione delle scuole primarie dell’Asl Cn2 emergono dal progetto Okkio alla salute (www.okkioallasalute.it): il 24 per cento dei bambini presenta un eccesso ponderale (sovrappeso il 17,4%, obeso 4,6 e severamente obeso l’1,5). È meno della media italiana (32%) e del Piemonte (28%) ma resta un dato significativo. Sovrappeso e obesità nei bambini crescono se uno o due genitori sono in quella condizione. In generale i genitori sottovalutano il problema. Oltre all’alimentazione c’è anche un fattore di sedentarietà: il 59% dei bambini viene portato a scuola in auto».

 E gli anziani?

«I dati del sistema di sorveglianza Passi d’argento sono relativi al 2010. In questo caso le persone in eccesso ponderale sono il 48% (39% sovrappeso e 9% obeso), e qui ci discostiamo dal dato del Piemonte, che si attesta sul 42%. La percentuale a livello nazionale è del 58%. Gli ultra 64enni che consumano almeno cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate al giorno sono il 7%».

Il dipartimento di prevenzione dell’Asl, diretto da Attilio Clerico, è impegnato in numerose ricerche e progetti di sensibilizzazione e prevenzione, a partire dalle scuole.

a.r.

L’IMPORTANTE È MUOVERSI I consigli del Ministero della sanità

Spiega Carla Geuna, direttrice del servizio di promozione salute dell’Asl Cn2: «La prevenzione dell’obesità si può fare in maniera efficace solo attraverso una corretta alimentazione e lo svolgimento di regolare attività motoria. Non esiste un alimento “completo”, il modo più semplice e sicuro per garantire, in misura adeguata, l’apporto di tutte le sostanze nutrienti indispensabili risulta essere quello di variare il più possibile le scelte e di combinare opportunamente i diversi alimenti. La dieta varia ed equilibrata deve però essere affiancata dallo svolgimento regolare di attività motoria e a questo proposito citerei i consigli degli esperti fornitici dal Ministero della salute».

 a.r.

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