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Altro giro di vite sui biglietti del bus

“Granda Bus no limits”: in tre settimane quasi 2.000 abbonamenti

TRASPORTI Giulia non è solita usare i mezzi pubblici, ma mercoledì 4 dicembre, quando ha preso il pullman da Canale verso Alba, si è resa conto dell’ennesimo aumento del costo del biglietto. «Non ho avuto tempo di recarmi in biglietteria, ragione per cui sono stata costretta a richiedere l’emissione del biglietto sul mezzo. Se fino a poche settimane fa, la tratta Canale-Alba costava 2,05 euro, più cinquanta centesimi di diritto di estrazione a bordo, mercoledì mi sono ritrovata a pagare 3,30 euro: di cui 2,30 euro per il costo del tragitto più un euro per l’estrazione a bordo. Probabilmente dovrei fare come molti miei amici e viaggiare sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto, ma privi del diritto di lamentarsi sulle pessime condizione di pullman, tram e treni. Credo invece che il rispetto delle regole sia il primo strumento per migliorare il nostro Paese. 3,30 euro è un costo troppo elevato, all’incirca spenderei la stessa somma se viaggiassi in macchina, con la comodità di raggiungere la mia destinazione e senza orari predefiniti».

Giulia, come molti altri studenti, pendolari e viaggiatori occasionali, è vittima dell’aumento delle tariffe del trasporto pubblico. La Regione Piemonte, secondo quanto approvato lunedì 4 novembre, ha definito l’incremento delle tariffe per una media pari al 12 per cento, declinato secondo i tipi di biglietti; hanno subìto un innalzamento di 19 punti percentuali quelli per la corsa semplice.

«Per quanto riguarda la conurbazione di Alba, le tariffe non sono state aumentate, ma è intenzione dell’Amministrazione non superare i dieci punti percentuali d’incremento. Verranno inoltre agevolati gli abbonamenti e le fasce deboli, anziani e studenti. Si sta lavorando intanto per l’elettrificazione della linea Alba-Bra e richiedendo nuove carrozze per i treni», spiega l’assessore albese Giovanni Bosticco.

 Manuela Anfosso

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