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SFRATTI IN AUMENTO, Alba corre ai ripari

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SOCIETÀ L’emergenza abitativa imperversa, nuovo cruccio per politica e coscienze. Secondo gli ultimi dati forniti dall’assessore alle politiche sociali di Alba, Gigi Garassino, gli sfratti in città risultano in incremento rispetto allo scorso anno.

«Se nel 2012 le procedure di sfratto ammontavano a 14, quest’anno siamo già a 11, più sei in corso di esecuzione». In tutto, dunque, gli sfratti nel 2013 sono stati 17, a livello statistico, uno e mezzo ogni mese, il 10 per cento in più rispetto al 2012.

Per evitare il peggio, la politica s’attrezza, pianifica, costruisce ponti: martedì 3 dicembre Garassino ha incontrato i vertici della fondazione Cassa di risparmio di Cuneo per parlare del piano Emergenza casa 2014. «L’impegno già assunto dalla fondazione dovrebbe essere riconfermato per il prossimo anno», ha spiegato l’assessore. «Il Piano casa consta di due ordini di misure. La prima punta a un investimento di circa 70 mila euro, che utilizzeremo per ritardare gli sfratti. Ai proprietari degli immobili in cui abitano inquilini morosi offriremo fino a 1.800 euro in cambio della sospensione dello sfratto per un periodo di tempo variabile tra i sei e i 12 mesi. La seconda fase del piano è caratterizzata da un finanziamento di 45 mila euro, che nel 2012 è stato utilizzato per la realizzazione dei due minialloggi a Mussotto, strutture da destinare all’accoglienza delle famiglie bisognose. Il finanziamento relativo alla seconda parte del Piano casa è ancora incerto: dovremo partecipare a un bando di concorso, confidando nell’approvazione da parte della Fondazione».

La condizione abitativa è termometro di benessere collettivo: ogni sfratto significa sconfitta ovvero fallimento non solamente individuale ma dell’intero sistema umano.
Matteo Viberti

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