Antico Egitto in mostra ad Alba

Al lavoro su una mummia egizia.

Il Passato nel bicchiere non è una mostra qualunque. È frutto di un anno e mezzo di lavoro da parte dell’Amministrazione Marello, filo rosso per la primavera, viaggio nel passato, una celebrazione dell’enologia senza precedenti ad Alba. Per circa due mesi, da fine marzo a fine maggio, la chiesa di San Domenico sarà popolata di reperti egizi provenienti da musei italiani (tra cui quello di Firenze e quello di Torino) ed europei, oggetti archeologici, mummie, affreschi che racconteranno il rapporto tra il vino e la civiltà più affascinante e misteriosa del mondo.

Al lavoro su una mummia egizia.
Al lavoro su una mummia egizia.

Come spiega l’assessore alla cultura Paola Farinetti: «Nelle tombe dei faraoni sono stati ritrovati molti esempi di arte figurativa che ritraggono la raccolta delle uve, le operazioni di pigiatura, l’utilizzo del vino in varie forme e contesti sociali. Migliaia di anni fa, l’enologia aveva un’identità differente da quella odierna, ma giocava un ruolo centrale nelle relazioni umane e commerciali. Abbiamo deciso di coniugare la narrazione storica e archeologica con l’attualità, considerando come il vino rappresenti un pilastro strutturale per la realtà locale sia dal punto di vista turistico che economico».

La mostra potrà essere visitata acquistando un biglietto di 5 euro: un prezzo che potrà incrementare scegliendo l’opzione del tour accompagnati da una guida.

L’esposizione sarà curato dall’egittologa Sabina Malgora, conservatore della sezione egizia del castello del Buonconsiglio a Trento. Ancora presto per i dettagli definitivi, ma «il Passato nel bicchiere, per il terzo anno consecutivo, dimostra come la città sappia assumere una precisa identità anche durante la primavera, storicamente considerata come periodo di stasi e immobilismo. Dopo le mostre di Pinot Gallizio e Paolo Galetto, porteremo sotto le torri gioielli dall’inestimabile valore antropologico, archeologico e artistico. La mostra sarà costellata da proposte come aperitivi, incontri e conferenze esplicative del tema centrale, in modo da consentire ai cittadini un’approfondita conoscenza e immedesimazione nell’argomento».

Sabina Malgora
Sabina Malgora

Qualche particolare arriva dalla dottoressa Malgora: «Ad Alba sarà presente la mummia del museo di Merano. Il corpo apparirà al pubblico inserito nel proprio sarcofago. La mummia è stata sottoposta recentemente ad analisi tomografica (Tac) per capire quanti anni aveva il soggetto, di che malattia è morto, se è un uomo o una donna. I risultati dello studio saranno disponibili ai visitatori di Un passato nel bicchiere. La mummia è completamente fasciata: non è stata sbendata nell’800 come è accaduto – per ragioni di studio – ad altri corpi (ad esempio quello del faraone Tutankhamon). Altri oggetti della mostra saranno anfore, bicchieri, gioielli. Decine di reperti, con un repertorio iconografico di rilievo internazionale. Un fotografo della nostra équipe, a dicembre, si è recato appositamente in Egitto per raccogliere immagini utili ad allestire l’esposizione albese, che si aggiudica così un’identità unica e un prestigio di livello internazionale. Sul catalogo della rassegna, al proposito, scriveranno studiosi da tutto il mondo: dal Giappone fino agli Stati Uniti».

Matteo Viberti

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