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Diego Rosa presenta la cronometro del Giro 2014 “Barbaresco-Barolo”

Scuole chiuse, giovedì 24, per il passaggio del Giro d'Italia

CICLISMO Domani, giovedì 13 febbraio, in Francia, prenderà il via la 41.a edizione del Giro del Mediterraneo, breve corsa a tappe che si concluderà domenica 16 febbraio. Gazzetta proporrà dopo ogni frazione un breve aggiornamento, perché in gara ci sarà l’atleta di Corneliano d’Alba Diego Rosa, lo scorso anno vincitore proprio al Giro del Mediterraneo della maglia bianca di miglior giovane. In attesa della prima tappa proponiamo l’intervista rilasciata da Rosa al nostro giornale per presentare la cronometro “Barbaresco-Barolo” di 41,6 km che caratterizzerà il Giro d’Italia 2014. Il servizio completo sul numero di Gazzetta d’Alba in edicola questa settimana.

diego_rosa_route_du_sud5La “Barbaresco-Barolo”, in programma giovedì 22 maggio 2014, non si addice particolarmente alle caratteristiche del cornelianese Diego Rosa, più adatto a frazioni ad alta quota. In ogni caso, l’alfiere del team Androni giocattoli-Venezuela, se sarà della partita (si saprà se parteciperà al Giro solo ad aprile), ce la metterà tutta per ben figurare.

Il percorso è stato rivisto: qualche chilometro in meno ma un tracciato più spettacolare. Che cosa ne pensi?
«Credo che sia la soluzione migliore sia per il pubblico che per gli atleti, i quali si troveranno di fronte una cronometro insidiosa, ma comunque non impossibile. Gli organizzatori hanno fatto un bel lavoro, inserendo nel percorso, com’era giusto, Alba e alcune delle colline più significative dal punto di vista enologico e paesaggistico. Questa tappa, oltre a rappresentare un esame importante per chi vorrà vincere il Giro, sarà una grande vetrina per il territorio».

Dal punto di vista tecnico che cronometro sarà?
«Nonostante il percorso abbastanza ondulato, visto il chilometraggio elevato è una tappa che strizza l’occhio agli specialisti delle prove contro il tempo. Si utilizzeranno abbigliamento e bici da crono, con ruota anteriore ad alto profilo e ruota posteriore lenticolare. I più veloci potrebbero riuscire a raggiungere Barolo in poco meno di un’ora, con una media intorno ai 45 chilometri orari».

Quali sono i punti più difficili?
«La difficoltà più grande sarà trovare il ritmo giusto. Chi non saprà gestire bene le forze potrebbe finire “fuori giri” già nei primi dieci chilometri, dove la salita verso Manera, per via dei suoi strappi, obbligherà a cambiare l’andatura di continuo. La discesa successiva, invece, non presenta particolari insidie: l’ampiezza della sede stradale e le buoni condizioni del fondo potrebbero consentire di raggiungere anche gli 80 chilometri all’ora. Nel falsopiano da Ricca a Castiglione Falletto bisognerà spingere il rapporto più lungo ed esprimere la massima potenza: qui i cronoman potrebbero fare la differenza. La salita di Castiglione Falletto, pur impegnativa, non spaventa troppo e verrà affrontata ai 30 km/h, mentre più complicata sarà la discesa di Bussìa, dove stanchezza, pendenza e strada non molto larga potrebbero giocare brutti scherzi. Infine, la rampa verso Barolo sarà una volata ad alta velocità».

Se sarai in gara come la affronterai?
«Cercherò di mantenere un ritmo regolare e, se arriverò alla crono in una buona posizione di classifica, farò il possibile per contenere il distacco dagli specialisti. Se invece sarò fuori dai giochi per la classifica generale, correrò senza forzare, in modo da recuperare qualche energia in vista delle tappe di montagna dei giorni successivi. Prima di tutto però devo guadagnarmi la convocazione per il Giro».

Enrico Fonte

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