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Economia, le esportazioni agroalimentari trainano il Piemonte

ECONOMIA Il Piemonte rafforza il valore del suo export, superando ampiamente i 41 miliardi di euro nel 2013, con un +3,8 per cento rispetto al 2012, e dimostrandosi la regione italiana con il migliore risultato ottenuto lo scorso anno. I dati diffusi da Unioncamere Piemonte su base Istat collocano il Piemonte al quarto posto con il 10,6 per cento delle esportazioni nazionali. Le vendite all’estero sono aumentate, ma non in tutti i comparti. Le prestazioni dell’industria agroalimentare segnano +5,3 per cento rispetto al 2012, con un valore economico di quasi 4,2 miliardi di euro. Il valore complessivo dell’export derivante dalle produzioni agricole e agroindustriali è di oltre 4,5 miliardi di euro, con un +5,6 per cento rispetto al 2012. 

Il confronto tra il 2012 e il 2013 mette in luce l’aumento delle esportazioni di bestiame, prodotti di origine animale, della selvicoltura, della pesca e dell’acquacoltura. Diminuiscono i valori relativi alla carne lavorata, frutta e ortaggi conservati, prodotti da forno. Aumentano le vendite all’estero di pesce lavorato e conservato, prodotti delle industrie lattiero casearie e per l’alimentazione degli animali. «I dati sono positivi», commenta il presidente di Confagricoltura Torino Paolo Dentis, «ma si possono ancora migliorare attraverso l’utilizzo degli strumenti che permettono di fare rete e di consolidare il brand Piemonte sui mercati internazionali. È importante rafforzare ulteriormente la filiera, dal campo alla tavola, e permettere alle imprese di essere competitive in un ampio contesto. D’altro canto le aziende devono essere ancora più dinamiche nell’utilizzo degli interventi a sostegno dell’export».

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