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Guarene: sabato c’è Cantè j’euv. Attese 15.000 persone

GUARENE La grande attesa è finita, Guarene è pronta ad accogliere, sabato 12 aprile, le migliaia di visitatori festanti (pubblico stimato tra le 15 e le 20 mila unità) per la 14ª edizione di Cantè j’euv nel Roero. Una manifestazione, organizzata dallo stesso comune di Guarene e dall’associazione Pro loco per il Roero che dopo aver toccato metà dei comuni roerini torna “a casa” dove era nata nel 2000 in frazione Castelrotto e dove si era affermata, l’anno, successivo nel capoluogo. Oggi il Cantè j’euv, l’unica manifestazione Piemontese a essere riconosciuta, dal “Forum nazionale dei Giovani” come “Meraviglia d’Italia”, che affonda le proprie, antichissime radici, nel Medioevo e nel paganesimo è diventato un evento “di moda” atteso soprattutto da giovani e giovanissimi. Lo dimostrano gli oltre 1.500 ragazzi che hanno indicato “parteciperò” sulla pagina della manifestazione e la grande attenzione mediatica su tutti i social network. Lo dimostrano gli oltre 55 gruppi da ogni parte del Piemonte che fin dalle 18 serviranno i piatti della tradizione al ritmo dei canti popolari. Alle 21 la sfilata degli oltre mille cantori attraverso il bellissimo centro storico di Guarene. Piacevole novità dell’ultima ora, l’apertura del cortile del castello che domina l’abitato per consentire la partenza della sfilata. Il piazzale antistante il maniero roerino rappresenterà il punto di ritrovo e di partenza per la sfilata guidata dai bambini delle scuole e dal sindaco Franco Artusio che si concluderà nella piazza del municipio.  Come ogni anno il Canté j’euv avrà una finalità benefica, i soldi raccolti dalla questua, dai simpatici “fratucin”, figura simbolo della manifestazione, saranno in gran parte devoluti per il cofinanziamento dell’acquisto di una tac a 128 strati che sarà inaugurata proprio sabato 12 aprile presso l’ospedale di Alba e di un ecografo di ultima generazione per l’ospedale di Bra. Il “Cantè j’euv nel Roero 2014” sarà dedicato alla memoria di Nadia Rava e Maria Grazia Farinasso maestre a Magliano Alfieri e Castagnito, strappate alla vita prematuramente, le quali si prodigarono nell’insegnamento, ai bambini, delle tradizioni della nostra terra.

Marcello Pasquero

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Chiusura strade

Il centro storico di Guarene sarà chiuso al traffico a partire dalle 14.30 di sabato 12 aprile, fino alla conclusione della manifestazione. I parcheggi autorizzati saranno al lago di Guarene in frazione Rivi, in viale Bouillargues sulla provinciale che collega Guarene a Castagnito, da dove il centro storico sarà raggiungibile con un’agevole passeggiata di poche centinaia di metri e nelle frazioni Racca e Vaccheria da dove partiranno le numerose navette che faranno la spola con il centro del paese. A Racca i punti di raccolta saranno presso la rotonda per Corneliano-Piobesi.  A Vaccheria nella piazza centrale intitolata a don Morone e al confine con il comune di Alba nella zona industriale di Unicar, Self e Burger king. Le navette saranno operative continuativamente dalle 18.30 di sabato 12 aprile alle 2 di domenica 13 aprile.

Canté j'euv Castagnito 2013_11

Il saluto del Sindaco Franco Artusio

Nell’inedita, doppia, veste di rappresentante del comune organizzatore e di paese ospitante il sindaco Franco Artusio: «Ècon grande orgoglio che accogliamo questa manifestazione che dopo 13 anni torna a casa per una festa tra le più attese del Piemonte, speriamo baciata dal bel tempo. Fin dalla notte dei tempi la questua delle uova ha rappresentato l’occasione per pensare a chi aveva maggiormente bisogno, le offerte venivano spesso donate ai più bisognosi e questo spirito è ancora vivo oggi nella solidarietà a favore degli ospedali di Alba e Bra che ci inorgoglisce particolarmente. L’invito a tutti è a partecipare e divertirsi conoscendo il nostro paese che sarà raccontato in un video realizzato dal guarenese doc Daniele Ferrero e proiettato sulle pareti di un palazzo in piazza del Municipio».

La storia del canté j’euv

La questua ha origini antichissime radicate nella tradizione del Basso Piemonte, elemento caratterizzante dei gruppi, oltre alla presenza di numerosi e spesso fantasiosi strumenti, è la figura del fratucin (il frate) colui che raccoglie le offerte che la gente, svegliata nel cuore della notte, porge ai giovani cantori pur di non ricevere la celebre e simpatica maledizione destinata ai più avari. Nonostante l’importanza e i molti significati della festa, il “canté j’euv” trent’anni fa era praticamente scomparso, fino a quando un giovane maglianese: Antonio Adriano decise di riprendere in mano la tradizione riproponendola con successo nel proprio paese e nei comuni limitrofi con l’apporto del “Gruppo spontaneo” di cui faceva parte un altro grande piemontese come Raoul Molinari e la collaborazione del comune di Guarene. Fu subito successo e se oggi, nei giorni della Quaresima, decine di gruppi scendono nelle strade di Langhe e Roero per cantare le uova e migliaia di persone assistono divertite e festanti alla serata conclusiva della manifestazione, il merito è soprattutto di quel roerino che dedicò la propria vita alla riscoperta delle tradizioni dei nostri luoghi.

m.p.

Canté j'euv Castagnito 2013_03

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