Oscar Farinetti, fondatore e maggior azionista di Eataly, riceverà dall’Università di Urbino la laurea honoris causa in marketing e comunicazione per le aziende. La cerimonia è in programma per mercoledì 11 giugno alle 11 nell’aula magna dell’ateneo e sarà introdotta dal rettore Stefano Pivato. Seguirà la lectio magistralis del neo dottore Marketing e comunicazione di azienda, come si costruisce un progetto. Oscar Farinetti racconterà, per la prima volta, il suo metodo. Saranno presenti Maurizio Martina, ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali; il fondatore di Slow food Carlin Petrini; il rettore dell’Università di scienze gastronomiche Piercarlo Grimaldi e il rettore dell’Università di Perugia, Giovanni Paciullo.
La proposta di conferimento della laurea magistrale honoris causa a Natale Oscar Farinetti è stata avanzata dal Dipartimento di economia, società, politica con la seguente motivazione: «Farinetti con Eataly ha contribuito ad un nuovo Rinascimento della cucina italiana nei principali mercati del mondo. Valga per tutti il clamoroso risultato del negozio Eataly di New York, in breve tempo diventato il terzo luogo più visitato di Manhattan dopo l’Empire e il Metropolitan Museum. Il suo è un approccio al marketing di tipo imprenditoriale, inteso come un processo di appassionata ricerca di sfruttamento di opportunità, mediante il lancio e lo sviluppo di nuove iniziative, basate su relazioni sostenute da innovatività, creatività, capacità commerciali, comprensione del mercato, networking e flessibilità. Il merito di Farinetti non è solo quello di avere elaborato e realizzato un’idea di business innovativa e vincente. Lui ha svolto e sta svolgendo sul piano culturale un ruolo di primario rilievo per valorizzare l’immagine dell’Italia nel mondo e per fare ritrovare al nostro Paese l’orgoglio per le sue tradizioni, per le sue bellezze, per ciò che è in grado di produrre e di offrire. Il profilo imprenditoriale, manageriale e culturale di Oscar Farinetti presenta caratteristiche di particolare valore, sia per i risultati raggiunti, sia per le indicazioni che la sua esperienza offre per l’evoluzione degli studi di marketing verso approcci più appropriati agli specifici contesti territoriali, sia per il contributo dato alla qualificazione dell’immagine dei prodotti enogastronomici italiani nel mondo, sia per il suo impegno in campo culturale e sociale».
