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Martina: agroalimentare decisivo in Italia

Il ministro Maurizio Martina con Carlin Petrini all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

Il ministro: «Contro la crisi si deve fare ancora di più, ma i conti e gli effetti saranno visibili nel 2015»

L’INTERVISTA
Da quattro mesi ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, con delega all’Expo 2015 di Milano, Maurizio Martina è stato ospite dell’Università di Pollenzo, che ha festeggiato il decimo compleanno. Abbiamo incontrato il ministro.

 Vino e burocrazia: i produttori stanno combattendo per limitare la presenza di quest’ultima. Che cosa ne pensa, ministro Martina?

«I produttori devono concentrarsi sulle attività e non sulle incombenze amministrative. Venerdì 13, durante il Consiglio dei ministri, sono state approvate alcune misure del piano #campolibero. In merito al rapporto con la burocrazia, è stata approvata l’estensione della diffida prima delle sanzioni amministrative pecuniarie e alcune semplificazioni nel settore vitivinicolo. Ci muoveremo sempre di più in questa direzione».

Il ministro Maurizio Martina con Carlin Petrini all'Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
Il ministro Maurizio Martina con Carlin Petrini all’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.

 L’uscita dell’Italia dalla crisi può dipendere dal settore agroalimentare?

«Il settore agroalimentare è decisivo, i numeri di questi ultimi mesi lo dimostrano. Si può e si deve fare ancora di più, però. I conti e gli effetti dell’azione saranno visibili l’anno prossimo».

 Ministro, una considerazione su Expo 2015.

«Il primo maggio 2015 si concretizzerà un grande appuntamento per l’Italia, si stanno verificando tutte le condizioni per essere pronti al grande giorno. Non bisogna però abbassare la guardia né sottovalutare la situazione, è importante mantenere sempre alto il livello dei controlli».

Manuela Anfosso

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