Un nuovo regolamento per la raccolta dei rifiuti dei mercati e degli esercizi commerciali

ALBA L’Amministrazione comunale di Alba, in collaborazione con l’Associazione commercianti albesi, l’associazione Alba sotto le torri – Commercianti centro storico e la Federazione italiana venditori ambulanti,  ha elaborato un documento di indirizzo sulle modalità di raccolta rifiuti per i mercati e gli esercizi commerciali, con particolare riguardo al mercato del sabato in via Vittorio Emanuele, via Cavour e piazza Risorgimento. Scopo dell’iniziativa è migliorare l’immagine e il decoro della città  e allo stesso tempo ottimizzare la raccolta differenziata dei rifiuti, risparmiando sui costi di smaltimento della spazzatura lasciata dagli ambulanti sugli spazi vendita dopo il mercato e dai commercianti dei negozi alla chiusura degli esercizi.

Comitato Mercato

In particolare, l’obiettivo è di migliorare e qualificare il mercato ambulante del sabato in pieno centro storico, indirizzando i venditori  ambulanti e i commercianti verso determinate azioni al fine di valorizzare una delle attrazioni turistiche e commerciali della capitale delle Langhe, in vista della prossima Fiera del tartufo, la prima di un territorio riconosciuto Patrimonio Unesco per i paesaggi vitivinicoli.

Per i venditori ambulanti del mercato del sabato sono previsti: il rispetto assoluto delle metrature dei banchi delimitati dai chiodi perimetrali; il divieto di occupare con merce o altri oggetti aree esterne al proprio spazio di competenza; il rispetto degli orari, lasciando libera l’area entro le ore 14; l’obbligo di piegare in modo ordinato i cartoni da eliminare, legandoli o introducendoli in uno scatolone senza altri rifiuti.

Inoltre, gli operatori del mercato ortofrutticolo di piazza Cagnasso dovranno conferire i rifiuti organici nei cassonetti di colore marrone, mentre le cassette di plastica, legno, cartone dovranno essere lasciate ai margini del posteggio in modo separato, ordinato e senza scarti all’interno.

Per tutti i mercati, i rifiuti di plastica, nylon, appendini e altri scarti non riciclabili dovranno essere lasciati in sacchi di plastica semi trasparenti legati.

Per quanto riguarda i negozi, si prevede che i cartoni vengano piegati in modo ordinato e lasciati all’esterno del negozio il mercoledì mattina in centro storico ed il mercoledì pomeriggio in corso Piave, corso Langhe e altre zone. I negozi di via Vittorio Emanuele e via Cavour, dove si svolge il mercato del sabato, dovranno lasciare i cartoni sui marciapiedi non prima delle ore 12.30 dello stesso giorno; dovranno inoltre contribuire alla pulizia davanti al proprio negozio; monitorare la pulizia dei bidoni portarifiuti e dei posacenere intervenendo direttamente, se necessario.

Per quanto riguarda bar e ristoranti dovranno obbligatoriamente differenziare il vetro portandolo nelle apposite campane di raccolta o nel cassonetto carrellato fornito su richiesta per il ritiro presso l’esercizio.

Sono previste anche sanzioni tra i 25 e i 500 euro per i trasgressori.

Le direttive sono in vigore da sabato 4 ottobre.

«In questi anni difficili di continui tagli sulle risorse da parte dello Stato – dichiara il sindaco di Alba Maurizio Marello –  come amministrazione abbiamo fatto e facciamo continui sforzi per la cura e il decoro della nostra città, capitale di un territorio dichiarato patrimonio Unesco. Ai numerosissimi turisti  vogliamo presentarci come una città pulita,  ordinata e bella. Per questo chiediamo anche ai commercianti e agli ambulanti qualche piccola attenzione in più soprattutto durante il mercato del sabato che è molto visitato non solo dai cittadini del territorio ma anche dalle numerose persone che sempre di più scelgono Alba come meta da visitare, portando ricchezza e benessere derivanti dal turismo, ormai la seconda industria della nostra zona».

«Uno degli aspetti positivi di questa iniziativa – afferma l’assessore comunale al commercio e all’ambiente Massimo Scavino – è la collaborazione virtuosa tra l’amministrazione comunale, gli ambulanti e i commercianti, tutti soggetti che lavorano in sinergia per migliorare l’accoglienza  nella nostra città. Questa serie di norme è solo il primo significativo passo di un progetto complessivo di revisione dell’ampia offerta mercatale della città di Alba, per offrire ai cittadini e ai turisti un’immagine sempre più accogliente su un territorio capofila del patrimonio Unesco».

«Qualificare un’area di vendita, renderla più fruibile e piacevole per la clientela – commenta Giuliano Viglione, direttore dell’Associazione commercianti albesi – contribuisce ad elevare l’offerta commerciale di tutta la città e non solo il mercato del sabato. Migliorare l’appuntamento principale della settimana, che costituisce una tradizione consolidata ed apprezzata anche dai visitatori, è particolarmente importante nel momento in cui inizia la stagione autunnale, la più rilevante dal punto di vista economico per le categorie del commercio e del turismo».

«La volontà espressa in modo condiviso – dichiara Battista Marolo, Presidente per Alba e il Piemonte della Federazione italiana venditori su aree pubbliche, aderente a Confcommercio – è di rivalutare il centro storico anche sotto il profilo del mercato, la cui qualità giova a tutti, non solo al commercio ambulante ma anche a quello in sede fissa. L’aspetto estetico è importante, un mercato bello aiuta a valorizzare tutto il commercio. Siamo i  primi a volere che le regole siano rispettate, ne va dell’immagine di tutta la categoria e le ripercussioni non possono che essere positive per tutti».

«Con grande piacere abbiamo rilevato che un dialogo costruttivo tra commercianti in sede fissa e commercianti ambulanti è possibile – sostiene Dario Prandoni, presidente di “Alba sotto le torri – Commercianti centro storico” aderente all’Aca – nell’intento comune di migliorare una situazione oggi molto difficile, sia per quanto riguarda la sicurezza del mercato, sia per l’immagine che si vuole dare del commercio albese. Ci auguriamo che questo tavolo di discussione dia risultati importanti, in collaborazione con il Comune e la Polizia municipale, in termini di generale miglioramento e riqualificazione».

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