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Asti: proteste contro il piano sanitario regionale

ASTI. La riorganizzazione del sistema sanitario piemontese ha suscitato le decise reazioni degli amministratori astigiani, secondo i quali il piano regionale svuota l’ospedale del capoluogo e mortifica il territorio. Davanti al “Cardinal Massaia”, il sindaco di Canelli Marco Gabusi, ha convocato vari amministratori locali, provinciali, cittadini e gli esponenti dell’opposizione consiliare di centrodestra. Erano presenti i Sindaci di Valfenera, Coazzolo, Sessame, Dusino, Montegrosso, Nizza e Calamandrana, gli esponenti della Lega e i consiglieri comunali di Asti Giorgio Galvagno, Marcello Coppo, Angela Quaglia, Gianfranco Imerito e Rosanna Valle.

La mobilitazione è nata dopo la decisione della Regione di eliminare 11 primari dall’ospedale di Asti. Il sospetto è che si possa trattare di una prima mossa per eliminare completamente i reparti: e in quel caso il taglio potrebbe interessare 11 reparti su 30. “Siamo qui per difendere la città da questi tagli che potrebbero creare una tragedia nella sanità astigiana – ha affermato Galvagno – per fortuna che ci sono gli amministratori della Provincia a difendere la città, perché dalla città non si leva nessuna voce. Noi ci mobilitiamo, come facemmo qualche anno fa, contro questi tagli brutali e senza senso”. “L’ospedale – ha aggiunto Gabusi – ha reparti di eccellenza: se si verrà assorbiti da Alessandria, tutte le spese risparmiate saranno dissipate in trasporti: io mi chiedo dove sta il criterio di questa manovra”.

Maggiori dettagli su “Gazzetta d’Alba” di martedì 2 dicembre.

Paolo Cavaglià

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