I casi di furto negli ultimi mesi sono aumentati vertiginosamente anche nei nostri piccoli Comuni, pare che i bottini siano spesso piuttosto magri: ovvio, di soldi ce ne sono pochi, di gioielli ancor meno. Ciononostante i ladri rubano una cosa che non li arricchisce e che per loro non ha alcun valore, però per chi è vittima della violazione del proprio spazio è preziosa e impagabile: la serenità del quieto vivere.
Il diritto alla tranquillità non sarà disciplinato dalla Costituzione italiana, ma l’articolo 3 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo recita che «ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona», dove la sicurezza è facilmente riconducibile alla serenità della vita. Un diritto fondamentale su cui si fondano le società civili, un diritto che ogni cittadino deve pretendere dai propri governanti. Qual è dunque la pena riservata a questi ladri di serenità?
Valeria Superno Falco
Quando si subisce un furto nella propria casa, al di là del danno materiale, ci si sente violati intimamente. Perché la casa non rappresenta solo una proprietà o un’abitazione, ma è come se fosse parte di noi. Tant’è vero che la teniamo sempre pulita e in ordine e la arrediamo, la decoriamo in maniera personale, secondo la nostra particolare sensibilità. Per questo chi ruba in casa, come scrive la lettrice, commette un furto di serenità. Come possiamo uscirne fuori? Certamente abbiamo bisogno che le forze dell’ordine facciamo la loro parte per garantire sicurezza, ma questo, almeno dalle nostre parti, avviene sicuramente, grazie all’impegno di Polizia e Carabinieri. I quali, tuttavia, non possono arrivare dappertutto. Ci sono poi i diversi sistemi d’allarme antifurto. Chi però ha già subito queste violazioni sulla propria pelle che cosa può fare? Il modo migliore per dormire sonni tranquilli sarebbe non possedere nulla che possa venire rubato. Ma questo è ovviamente impossibile. Tuttavia aprire la propria vita agli altri, alla condivisione, alla solidarietà, all’aiuto reciproco è di grande aiuto per guardare le cose da un’altra prospettiva. Come dice Gesù nel Vangelo: «Accumulate per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore» (Matteo 6,20-21).
