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Lavoro, accordo tra Regione e Bosch per favorire il passaggio dalla scuola al lavoro

TORINO Da oggi la Regione Piemonte può contare sulla collaborazione di un’importante azienda come la Robert Bosch spa per realizzare gli obiettivi della Garanzia giovani, in particolare in materia di apprendistato e di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro: è stato firmato un protocollo d’intesa in cui la società si impegna a promuovere al proprio interno lo strumento dell’apprendistato.

La Bosch, in particolare, è interessata, in collaborazione con la Regione, ad avviare percorsi di apprendistato di primo livello e di alta formazione, le due modalità che consentono ai giovani di acquisire nel corso dell’esperienza formativa in azienda anche un titolo di studio, e che ha visto la Regione Piemonte all’avanguardia in Italia. Inoltre, la Bosch si impegna, anche in collaborazione con le istituzioni scolastiche e formative, ad attivare percorsi di formazione tecnica e di specializzazione per giovani neo qualificati, diplomati, e a supportare, all’interno dei percorsi formativi per il personale, modalità didattiche sempre più vicino alle realtà produttive.

La società e la Regione intendono poi valutare modalità per introdurre modelli virtuosi e innovativi finalizzati a favorire l’accesso al mondo del lavoro dei giovani, a studiare forme organiche e stabili di welfare aziendale, ad incrementare la produttività attraverso forme innovative di flessibilità organizzativa del lavoro e a diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro anche attraverso progetti pilota di e-learning.

«Questa intesa ha un grande valore – commenta l’assessore Pentenero – perché la definizione di accordi con il sistema produttivo che favoriscano l’orientamento e la transizione tra scuola e lavoro dei giovani è una nostra priorità, che ha ispirato le nostre azioni nel programma Garanzia giovani. Oggi occorre sempre più che il sistema educativo e le filiere produttive agiscano in sinergia, per definire meglio i fabbisogni formativi in termini di competenze e profili e nella modalità di soddisfazione degli stessi, attraverso interventi mirati e puntuali. Ci auguriamo che l’esempio della Bosch venga seguito anche da altre realtà imprenditoriali».

«Era il 1913 quando Robert Bosch fondò la prima officina per apprendisti all’interno della sua azienda», aggiunge Roberto Zecchino, direttore risorse umane e organizzazione Robert Bosch Sud Europa. «Questo dimostra come da sempre la multinazionale tedesca creda nel valore aggiunto della formazione come strumento di orientamento e di crescita professionale. In Italia, Bosch da tempo si sta impegnando in modo attivo con enti, istituzioni e scuole al fine di proporre e promuovere il sistema di alternanza scuola-lavoro, quale possibile prospettiva per diminuire la disoccupazione giovanile. L’accordo firmato oggi vuole rilanciare un’alleanza forte tra scuola e impresa per affrontare con efficacia il tema dell’occupazione dei giovani, valorizzando tutti gli strumenti disponibili di formazione e aggiornamento direttamente in azienda. Mi auguro che questo diventi un volano importante per creare nuovi posti di lavoro».

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