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L’omaggio di Alba a Michele Ferrero

ALBA Un lunghissimo applauso, nella piazza Risorgimento di Alba gremita di persone che hanno seguito la funzione religiosa sul maxi schermo, ha salutato l’uscita del feretro di Michele Ferrero dalla cattedrale di San Lorenzo. Poco prima, da una porta secondaria, aveva lasciato la chiesa il presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha salutato i cronisti in attesa senza fermarsi. In Duomo, hanno assistito alle esequie, tra gli altri, anche Romano Prodi, Paolo Barilla, il presidente del Coni Giovanni Malagò, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il sindaco di Torino Piero Fassino, i viceministri Enrico Costa e Andrea Olivero. Presente anche un ministro del Principato di Monaco, dove Michele Ferrero è morto sabato scorso.

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Un fiume di persone ha accompagnato il feretro di Michele Ferrero al cimitero di Alba.

«Siamo tutti sentitamente toccati, ci sentiamo orfani e più poveri». Così il vescovo della diocesi di Alba, monsignor Giacomo Lanzetti, nell’omelia. «Ha saputo accogliere in sé l’umanità che è sedimentata nelle nostre colline – ha detto mons. Lanzetti – testimoniandola in modo cristallino e contagioso. Gli diciamo grazie, gli dobbiamo essere grati, sentendoci in debito di continuare a lavorare con la sua operosità e il suo stile». Il presidente del Consiglio Matteo Renzi: «Sono venuto qua per onorare un grande italiano, una storia incredibile di talento, territorio e valori umani».

Alla fine dei funerali, Giovanni Ferrero, dal 2011 amministratore unico dell’azienda dolciaria, ha parlato del padre Michele, ricordandone l’impegno e la visione aziendale, la «chiaroveggenza visionaria», la «lungimiranza», la sua idea di «fabbrica dal volto umano, mai sconfinata nell’utopia olivettiana, ma sempre ispirata al pragmatismo che è cultura delle radici langarole». «Per mio padre – ha concluso Ferrero – l’aspetto sociale è sempre venuto prima del profitto. Le parole delocalizzare, razionalizzare e cassa integrazione non sono mai state pronunciate non per strategia nella contrapposizione sindacale: il patto tra le due forze ha reso quei termini per noi inconcepibili».

Ansa

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