CANALE. A piedi per la questua fino a Valpone e a Madonna dei cavalli. I bambini di terza elementare della sezione A dell’Istituto comprensivo canalese hanno vissuto un momento magico, lunedì 9 marzo, recandosi nelle frazioni di Valpone e Madonna dei cavalli a cantare la questua delle uova, portando gioia e allegria. Percorrendo la pista ciclabile, a piedi, hanno visitato, vestiti da contadini, un paio di cascine, sia in Valpone che in località Cavallotti, intonando il canto in piemontese della questua. Hanno pranzato a casa Calella, per poi far ritorno a scuola nel pomeriggio. «I bambini erano entusiasti; per molti di loro la questua è stata una novità, come pure per tanti genitori», ha detto Stefano Calella. Le maestre Lidia Destefanis e Franca Visca ringraziano tutte le famiglie che «hanno accolto i nostri alunni, donando uova e non solo. Grazie anche a Olga Scarsi, per averci aiutati a imparare la canzone, e alla professoressa Annalisa Franco, che ci ha accompagnati con l’energico ritmo della sua chitarra».
I bambini raccontano emozioni e soddisfazione. A impressionarli, dicono Gaia, Mattia, Christian, Lara, Ervin e Giulia, la commozione del pubblico, che ha rivissuto, attraverso loro, il proprio passato. Gli abiti agresti, apprezzati da Angela, hanno permesso ad Alberto, Niccolò e Samuele di essersi sentiti «come i contadini di un tempo, mentre andavano a lavorare nei campi cantando». Umberto ed Elisa sono rimasti colpiti dalle uova d’anatra donate loro, Stefano e Ardit dal canto, Aurora dallo stemma del Roero e Alessandro dal pane e salame a casa della maestra Lidia. A Nathan, Giorgio, Armando, Kiara, Riduana e Francesco è piaciuto ricevere «oltre alle uova vere, anche quelle di cioccolato». C’è anche chi, come Matilde e Isabella hanno apprezzato, ricorda di aver sentito «il senso di appartenenza al gruppo» e lo «stare insieme ma lontani dai banchi di scuola».
e.c.
