Il viceministro Costa: «Inaspriremo le pene per furti in appartamento e rapine»

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enrico costa
Il viceministro della giustizia Enrico Costa.

ALBA Il Governo presenterà degli emendamenti finalizzati a rafforzare le norme penali che disciplinano il furto in abitazione. Lo annuncia il viceministro della giustizia, il monregalese Enrico Costa, che nelle scorse settimane, in più circostanze, aveva evidenziato la preoccupante progressione del fenomeno dei furti in abitazione e delle rapine in provincia di Cuneo e su tutto il territorio nazionale. L’obiettivo è quello di garantire la certezza e l’effettività della pena per i responsabili.

«In molte circostanze – spiega Costa – le sanzioni penali si rivelano inadeguate rispetto alla gravità dei fatti, in quanto le pene subiscono sostanziosi abbattimenti per effetto di meccanismi processuali e di circostanze attenuanti, e i responsabili tornano in circolazione determinando il cosiddetto effetto “porte girevoli”. È necessario garantire una pena effettiva per gli autori. Dobbiamo tenere in considerazione anche il fatto che in Italia – lo ha reso noto recentemente il Censis – a fronte di una diminuzione del numero dei reati in generale, si registra un aumento negli ultimi 10 anni dei furti in abitazione del 126%».

Il provvedimento del Governo, nello specifico, prevede un innalzamento della pena sia minima che massima per il furto in abitazione, così come per il reato di rapina. Inoltre, sempre in riferimento ai furti in abitazione, non sarà consentito il bilanciamento delle aggravanti ad effetto speciale con le eventuali attenuanti. Inoltre, è allo studio un meccanismo di tutela per le vittime di furti di beni aziendali. «Il fenomeno, infatti – precisa il Viceministro -, fa registrare un’evoluzione: si colpiscono sempre di più le attività produttive, le aziende, i capannoni e si asportano mezzi e strumenti di lavoro. In un momento di crisi economica, ciò rischia di dare il colpo di grazia a chi è già in difficoltà».

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