L’arrivo a Strasburgo della carovana dei cartunè

STRASBURGO Partiti il 24 aprile dalle colline delle storiche Vie del sale, ora Patrimonio dell’umanità, gli eredi contemporanei dei carrettieri che un tempo con i loro cartùn commerciavano dal Piemonte alla Liguria vino e nocciole in cambio di sale, olio e altri prodotti del mare, sono giunti al Parlamento europeo di Strasburgo, portando con sé in dono 325 bottiglie di vini delle Colline Unesco su due carri trainati da cavalli.

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«Una rievocazione del celebre gesto della marchesa Juliette Colbert – spiega l’eurodeputato Alberto Cirio – che nell’800 regalò al re, Carlo Alberto di Savoia, 325 carri carichi di altrettante botti di Barolo: una per ogni giorno dell’anno, esclusi quelli di Quaresima. Un modo per festeggiare qui a Strasburgo, capitale d’Europa, il riconoscimento Unesco dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato».

Ad accogliere la carovana dei cartunè, nella piazza della Cattedrale della città francese, erano presenti l’eurodeputato Alberto Cirio insieme al vicepresidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, il vicesindaco di Strasburgo, Nicolas Matt, e numerosi parlamentari Ue, tra cui il presidente dell’Intergruppo vino, Herbert Dorfmann, e gli onorevoli Simona Bonafè, Giovanni Toti, Lorenzo Cesa, Elisabetta Gardini e Alessandra Mussolini.

Con loro anche i sindaci di Acqui Terme, Enrico Bertero, di Canelli, Marco Gabusi, di Castagnito, Felice Isnardi, e di Barbaresco, Alberto Bianco e lo chef Fabio Fresia, de La costa di Torre Bormida, che ha curato l’aperitivo di chiusura dell’evento con prodotti tipici piemontesi nel dehor del ristorante In vino veritas, gestito da Andrea Passone, albese doc trasferitosi più di 20 anni fa a Strasburgo e proprietario di uno dei locali più prestigiosi della città.

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