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Al Govone si parla di Internet

assemblea1ALBA.  Gli studenti del Liceo classico, riuniti in assemblea di Istituto in sala Sala Ordet, hanno parlato dellle possibilità e dei pericoli di Internet. Attraverso la visione del film “Disconnect” e il successivo intervento della Polizia postale di Cuneo, ragazzi e docenti hanno appreso come difendersi da virus e truffe telematiche e riflettuto sul fenomeno del cyberbullismo. Il Sostituto Commissario Tiziana Prin e l’Assistente Capo Giancarlo Saglia hanno suggerito un uso della rete corretto, sicuro e responsabile e hanno dimostrato che gli Organi di Polizia non esistono solo per reprimere gli illeciti, ma sono vicini al mondo dei giovani e alle loro famiglie.

Ecco il racconto dell’esperienza attraverso di Beatrice Stella, allieva della 1 B.

Mercoledì 6 maggio noi studenti del Liceo classico “G.Govone” di Alba abbiamo avuto la possibilità di vivere un’assemblea studentesca diversa, al passo con i tempi e, come non sempre accade, utile a tutti. Abbiamo assistito alla proiezione del film “Disconnect” che, trattando il tema dei rischi di Internet, ci ha introdotti all’argomento scelto dai nostri rappresentanti. Al termine della proiezione due rappresentanti della Polizia Postale, servendosi di video ed immagini, ci hanno esposto in modo molto chiaro i problemi più frequenti che si possono incontrare navigando in rete e ci hanno dato consigli pratici  per difenderci dalle “trappole” di Internet. Abbiamo posto molte domande ai nostri ospiti che hanno fugato i nostri dubbi.

È stato davvero arricchente poterci confrontare con persone informate e disposte a spiegarci con pazienza quanto l’utilizzo della reteassemblea4 rappresenti risorse formidabili e altrettanti pericoli. Abbiamo compreso in modo più approfondito che la nostra generazione ha a disposizione moltissimi mezzi che una volta non c’erano, ma allo stesso tempo ci siamo resi conto che le nostre parole, anche se espresse nel mondo “virtuale”, possono ferire chi ci sta intorno e avere ripercussioni che non avevamo preso in considerazione. Pertanto sono convinta che il lavoro delle persone che provano a dialogare e a istruire i ragazzi all’interno delle scuole sia tutt’altro che inutile perché, utilizzando i giusti mezzi, possono fare davvero la differenza. Dopo aver visto il video in cui la giovane canadese Amanda Todd raccontava tutte le offese subite a causa di un cattivo utilizzo della rete per poi di togliersi la vita, credo che tutti noi, prima di digitare frettolosamente insulti o accuse, ci fermeremo  a riflettere.

 

 

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