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Asti-Cuneo, Rabino e Monchiero interrogano il Ministro

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

ROMA I deputati di Scelta civica Giovanni Monchiero e Mariano Rabino, hanno depositato oggi, mercoledì 17 giugno, una interrogazione rivolta al ministro delle infrastrutture Graziano Delrio, sulla situazione dell’autostrada Asti-Cuneo che è data in concessione alla società Autostrada Asti-Cuneo Spa (partecipata al 60% dalla Società Autostrada Ligure Toscana Spa, al 35% dall’Anas e al 5% da Itinera Spa).

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Affermano Rabino e Monchiero: «Si è creata una situazione assurda, con la Asti-Cuneo interrotta nel bel mezzo, fra Alba e Cherasco, ove il traffico viene deviato sulla viabilità ordinaria del tutto inadeguata, con gravi penalizzazioni per i cittadini e le imprese della zona».

I due deputati albesi chiedono al Ministro: «Quali atti sono stati compiuti dal Ministero e dalla società concessionaria negli ultimi mesi in attuazione dell’articolo 5 del decreto legge n. 133 del 2014 (il cosiddetto “Sblocca Italia”) e se corrispondano al vero le illazioni giornalistiche relative all’espressione di pareri negativi da parte di autorità nazionali ed europee interessate e a un conseguente disimpegno del gruppo Gavio?».

Giovanni Monchiero

La risposta del Ministro Delrio: «La società concessionaria ha richiesto la revisione del piano finanziario il 26 maggio 2014, presentando istanza di modifica del programma di investimento e di erogazione di un contributo pubblico, o – in alternativa – chiedendo l’accorpamento della A33 con altre tratte autostradali, per una revisione complessiva della concessione. La pre-notifica alla Commissione europea ha portato a una serie di considerazioni relative al prolungamento delle concessioni: è stato chiarito che la revisione delle concessioni è consentita solo in presenza di motivazioni stringenti, o valutando caso per caso se l’accorpamento richiesto migliori effettivamente le prestazioni. Il 5 giugno abbiamo chiesto ulteriori approfondimenti alla società concessionaria, da cui attendiamo una nuova proposta più aderente alle richieste della Commissione europea. Sul tema delle concessioni autostradali, inoltre, sono state proposte delle modifiche normative che presto verranno affrontate in aula, per riportarle a una coerenza stringente con le normative europee».

 

«I disagi della popolazione crescono, come testimonia la protesta degli industriali, e rimangono irrisolti i problemi delle opere complementari, alcune delle quali urgentissime, come la strada di accesso all’ospedale di Verduno», replicano gli on. Monchiero e Rabino. «Esprimiamo una grande delusione relativa ai tempi delle procedure intraprese: se, dopo un anno dalla presentazione della domanda di revisione della concessione presentata da Gavio e dopo 6 mesi dall’apertura della pratica in esecuzione dello Sblocca Italia, il Ministero in data 5 giugno formula una richiesta di chiarimenti… c’è di che essere preoccupati. Con i tempi di questa burocrazia i problemi non si risolvono».

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