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Corte Costituzionale: illegittime alcune leggi di bilancio approvate dal Piemonte nel 2013

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La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità di alcuni articoli di tre leggi di bilancio approvate dalla Regione Piemonte nel 2013 in cui si sono destinate risorse alle Asl e a fornitori utilizzando fondi concessi dallo Stato per anticipazioni di liquidità. I giudici costituzionali, chiamati a esprimersi dalla Corte dei Conti del Piemonte, hanno stabilito che tali leggi «avrebbero finanziato delle spese non previste in bilancio ampliando la capacità di spesa della Regione e, conseguentemente, avrebbero alterato l’equilibrio di bilancio». Inoltre, «trasformando in un vero e proprio indebitamento l’anticipazione di liquidità», le leggi hanno violato «il divieto di impiegare prestiti per spese diverse dagli investimenti». Definita «non fondata» l’eccezione della Regione secondo cui l’utilizzazione prevista dei fondi statali non avrebbe creato effetti espansivi della spesa.

CHIAMPARINO foto Marcato«Senza retorica, credo che abbiamo dato un contributo significativo per costruire una buona Regione», ha detto Chiamparino ragionando sulle cose fatte. «Su bilancio e sanità abbiamo fatto un mezzo miracolo – sostiene -: abbiamo preso in mano una situazione gravemente compromessa e pagato i debiti, anche quelli fuori bilancio lasciati lì a marcire. E abbiamo impostato un piano che non è solo di tagli e aggiustamenti di bilancio. Si è trattato di una messa a punto strutturale, per rendere sostenibile la macchina regionale». Sullo sfondo la sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato illegittimo una parte del bilancio 2013, sul quale c’era la firma della giunta Cota. «Ci facciamo carico di quello che abbiamo trovato, nel bene e nel male ma penso che l’ex governatore Cota dovrebbe almeno chiedere scusa ai piemontesi – è la stoccata di Chiamparino al leghista – anziché continuare a sproloquiare sulla legittimità della nostra legislatura».

Roberto Cota«L’impostazione del bilancio è la stessa che ha seguito Chiamparino e che, a quel tempo, era stata concordata con il Governo». L’ex presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, replica così all’attuale presidente, Sergio Chiamparino che lo aveva invitato a chiedere scusa ai piemontesi dopo che la Corte costituzionale ha dichiarato illegittima una parte del bilancio 2013. «In quattro anni di governo – scrive Cota su Facebook – abbiamo letteralmente salvato il Piemonte e lui lo sa bene, così come lo sanno tutti quelli che a sinistra si sono cimentati in sproloqui che nei fatti si sono dovuti rimangiare. Quanto alle scuse – conclude il segretario della Lega Nord Piemont – dovrebbe farle lui per il debito lasciato al Comune di Torino, per aver ottenuto il posto alla Compagnia di San Paolo con la falsa promessa che avrebbe abbandonato la politica e per le firme false dopo essersi dipinto come il moralizzatore».

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