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Firme false. Il Tar dichiara inammissibili gran parte dei ricorsi, Chiamparino resta governatore

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TORINO Il Tar del Piemonte ha dichiarato inammissibili i ricorsi elettorali contro il listino regionale, la lista Pd di Cuneo e la lista del Monviso, liste che hanno sostenuto la candidatura di Sergio Chiamparino a presidente regionale nelle elezioni 2014.

Accolto, invece, il ricorso relativo alla lista del Pd per la provincia di Torino rinviando al 29 ottobre per una nuova udienza dando modo ai ricorrenti di rivolgersi al tribunale civile e presentare una querela contro le firme irregolari.

«Continuo ad esercitare il mandato che ho ricevuto dagli elettori». Sono le prime parole di Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, dopo la sentenza del Tar del Piemonte sulla presunta irregolarità delle firme alle elezioni regionali del 2014. «Il nostro mandato è pieno dal punto di vista formale e politico – ha proseguito  Chiamparino – e sarebbe un tradimento nei confronti dei piemontesi prendere ogni altra decisione».

Il gruppo regionale del Movimento 5 stelle chiede le dimissioni del presidente della regione: «Chiamparino aveva preteso piena chiarezza in vista della sentenza del Tar, e “piena chiarezza” non è arrivata. Dunque ne tragga le conclusioni e si dimetta subito. Se Chiamparino non terrà fede alle dichiarazioni ribadite più volte pubblicamente valuteremo l’eventualità con i nostri legali di intervenire nel secondo grado di giudizio amministrativo».

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