I ricci e l’ambiente. Se ne parla a Barolo, durante Collisioni

riccio2 BAROLO. Nel fine settimana di Collisioni, nel centro di Barolo, si parlerà anche di animali da difendere e di tutela ambientale. A farlo, nell’androne di cantina Barale, sulla piazza principale del paese,  saranno gli amici del centro di recupero ricci La Ninna di Novello.

Dodici studenti della facoltà di Medicina Veterinaria di Torino affiancheranno il dottor Massimo Vacchetta e la sua assistente Anna Marazzini, spiegando ai passanti cosa fare per proteggere questi tenerissimi animaletti, dalla cui esistenza dipende per tanta parte l’equilibrio ambientale delle colline di Langa e Roero.

Giochi, disegni da colorare e attività pratiche (come le istruzioni per costruire una mangiatoia artigianale con una vecchia cassetta per vini di legno) coinvolgeranno in modo divertente i bambini e i loro genitori.
«In queste ultime settimane sono arrivati al centro decine di riccetti da allattare dalle 6 alle 8 volte al giorno, rimasti orfani a causa di decespugliatori, falò e tosaerba. Altri arrivano feriti, investiti dalle auto, azzannati dai cani», racconta il veterinario Massimo Vacchetta, che sta dedicando tutte le proprie energie al centro, ormai riconosciuto a livello nazionale tanto che sono frequenti le staffette che portano a Novello ricci provenienti anche da Liguria, Valle d’Aosta e Toscana. Il veterinario albese lancia un appello: «La nostra struttura si fonda sul volontariato, è nata da poco e ogni energia nuova è ben accetta. Chi volesse aiutarci e, crescendo e  salvando i nostri orfanelli, aiutare l’ambiente, può cercarci a Barolo, alla cantina Barale, oppure trovarci su Facebook https://www.facebook.com/pages/Centro-Recupero-Ricci-Ninna-e-i-suoi-amici/1524744747757170?fref=ts ».

v.p.

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