Lodovico Rocca nel mirino del centro-destra

musica 2

INTERVISTA Succede ogni sera, pure ad Alba, da un po’ di mesi a questa parte, intorno alle 19.15. Alcuni anziani rovistano nei cassonetti dell’immondizia adiacenti un noto supermercato del centro alla ricerca di qualcosa da mangiare. Usa un’immagine forte Carlo Bo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, per convincere il centro-sinistra a cercare ulteriori risorse per gli albesi in difficoltà.

Bo, cos’ha in mente per aumentare i fondi a disposizione del Comune?

«Da sei anni Alba è colpita da pesanti tagli ai trasferimenti – l’ultimo da quasi 800 mila euro –, che per il 90 per cento sono stati coperti con un aumento delle tasse. All’Amministrazione il gruppo consiliare di Forza Italia chiede, da tempo, di analizzare i capitoli di spesa e cercare di ottimizzare i servizi – come l’Istituto civico musicale –, con l’obiettivo di liberare somme per anziani, disoccupati, aziende che hanno dovuto chiudere e altre urgenze».

carlo bo

L’istituto “Lodovico Rocca” non è importante?

«In questo momento così difficile alcuni servizi, come l’asilo nido e quelli socio-assistenziali, sono più essenziali di altri. Con questo non voglio dire che l’istituto non sia importante, anzi: l’offerta didattica è amplissima, si insegna a suonare qualsiasi strumento, la preparazione dei docenti è ottima e gli allievi sono quasi duecento (116 di Alba e 83 non residenti)».

E allora che cosa non va?

«Ogni anno il Comune deve ripianare un passivo di quasi 180 mila euro. È come se ciascun cittadino sborsasse 6 euro. Tanto, se si considera che gli allievi della scuola di musica pagano rette anche da 750 euro, per un incasso di 120 mila euro. Le rette, seppure incrementate (cosa che, nel 2014, ha permesso di coprire i costi al 42 per cento contro il 27 del 2013), non sono sufficienti a pareggiare i 300 mila euro di spesa, 250 mila euro dei quali dovuti al personale (7 dipendenti e 15 esterni dell’associazione “Incontri musicali internazionali”) e i 30 mila relativi ai costi di gestione, riscaldamento e luce».

Che cosa propone?

«Qualcosa dev’essere fatto per evitare di ripianare un deficit così consistente ogni anno. Le possibilità sono due: aumentare i ricavi, innalzando le rette, che però mi sembrano già alte, oppure ridurre i costi, tramite una riorganizzazione del servizio che potrebbe essere completamente esternalizzato o, al contrario, gestito direttamente da piazza Duomo. Con il contenimento delle spese il Comune avrebbe più soldi oltre che per il sociale anche per altre attività culturali».

Enrico Fonte

Marello: la scuola non si tocca

LA REPLICA
È un dibattito destinato a durare all’infinito quello sui costi dei servizi a domanda individuale. Istituto civico musicale, teatro sociale Giorgio Busca e altri servizi alla cittadinanza sono effettivamente poco convenienti dal punto di vista economico, ma considerare solo i numeri è riduttivo.

maurizio marello

Lo pensa il sindaco Maurizio Marello. «Contrapporre i servizi culturali e artistici a quelli sociali è sbagliato», osserva il primo cittadino, precisando: «Le attività legate alla cultura posseggono un valore intrinseco incommensurabile. Si pensi agli attuali duecento iscritti del Civico istituto musicale, alle tante generazioni di albesi che si sono potute avvicinare alla musica (la scuola musicale intitolata al compositore piemontese Lodovico Rocca è stata fondata nel 1981 come sede distaccata del “Baravalle” di Fossano, diventando autonoma l’anno successivo) oppure alle decine di ragazzi poi affermatisi al Conservatorio».

Tra questi spicca, tanto per fare un nome, l’albese classe ’86 Fabio Giachino, oggi considerato come uno dei pianisti di maggiore talento del panorama italiano. Detto della qualità offerta dai servizi made in Alba, il sindaco non si sottrae peraltro alla domanda sui costi.

Questa è la sua opinione: «Si tratta di servizi che per loro natura faticano a essere in attivo ma che il Comune cerca di far “rendere” al meglio. E l’indagine realizzata da Gazzetta lo conferma: Alba, con un guadagno di 17,3 euro pro capite, è il Comune piemontese con più di 10 mila abitanti che incassa di più dalla cultura. In ogni caso, l’Amministrazione sta cercando di rendere le attività di questo settore più sostenibili». Dunque, all’Istituto civico musicale potrebbero esserci novità. «Sono in corso delle valutazioni sui costi: di certo far svolgere il servizio esclusivamente a dipendenti comunali sarebbe molto oneroso», chiarisce Marello, proseguendo: «Allo stesso tempo non si vuole agire più di tanto sulle tariffe (già incrementate di recente per l’anno scolastico 2015/2016) onde evitare che la scuola perda l’accessibilità che la contraddistingue. Per quanto riguarda la nuova sede, posso dire di essere soddisfatto della scelta fatta, che ha restituito alla città un vero polo culturale. Le attività commerciali troveranno spazio nella manica della Maddalena affacciata su piazzetta Falcone», chiosa il sindaco.

e.f.

All’Istituto civico musicale si programmano nuovi corsi

LE ISCRIZIONI
Le iscrizioni “Lodovico Rocca” di Alba aprono  dal primo al 15 settembre. Le novità sono l’attivazione  dei corsi di contrabbasso, fisarmonica, propedeutica pianistica in età prescolare,  il corso per cantautori e i corsi di pianoforte jazz, pop e blues.

Oltre alla formazione musicale di base, sono aperte le lezioni di: arpa, canto lirico, canto pop e jazz, chitarra, clarinetto, composizione,  flauto traverso, organo, pianoforte, sassofono, tromba, trombone, viola, violino e violoncello. Per informazioni,  tel. 333-67.81.300.  La segreteria è aperta dalle 13.30 alle 17.45 (lunedì-venerdì).

musica

10 mila euro a testa per l’istituto

Sotto la lente di Carlo Bo sono finiti anche i nuovi locali che ora ospitano il “Rocca”, ovvero primo e secondo piano delle ex palestre nel complesso della Maddalena. Come riferisce il consigliere azzurro, per l’ultimo restauro della Maddalena, palestre comprese, «il Comune ha speso quasi 4 milioni di euro messi a disposizione della fondazione Crc, e considerando che dei 2 mila metri quadrati recuperati oltre mille accolgono gli aspiranti musicisti si può stimare che le nuove aule del “Rocca” siano costate quasi 2 milioni di euro, 10 mila euro per ciascuno dei 200 allievi».

Bo tira dritto: «Si sarebbero potuti destinare alcuni locali della Maddalena ad altre finalità in modo che garantissero una rendita, utile a proseguire il restauro del complesso. Penso a un museo sul tartufo bianco».

e.f.

Banner Gazzetta d'Alba