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Ortofrutta: misure contro gli effetti dell’embargo russo

CUNEO. Nei giorni scorsi, a seguito di un intenso pressing italiano, la Commissione Europea ha presentato il progetto di regolamento europeo per predisporre nuove misure a favore del settore ortofrutticolo colpito dall’embargo russo. Il provvedimento passerà ora all’esame del collegio dei Commissari e si prevede l’approvazione  entro il 31 luglio, in modo che sia operativo già a inizio agosto.

Per l’Italia è previsto un plafond di ritiri complessivo di circa 50 mila tonnellate di prodotto e in particolare di: mele e pere (17.500 tonnellate), pesche e nettarine (9.200 tonnellate), agrumi (3.300 tonnellate), susine kiwi e uva da tavola (15.300 tonnellate) e altri ortaggi (650 tonnellate). A questo si aggiunge un ulteriore plafond da 3 mila tonnellate, che può essere gestito a livello nazionale. Le tipologie di azioni ammesse sui prodotti ortofrutticoli oggetto del regolamento riguardano: ritiro dal mercato e destinazione agli indigenti, mancata raccolta e raccolta verde.

Quanto può incidere questo provvedimento per il settore ortofrutticolo cuneese, ancora in difficoltà dopo la durissima annata 2014? Risponde il viceministro dell’Agricoltura Andrea Olivero: “È un provvedimento atteso, concreto e articolato in modo tale da non prestare il fianco a utilizzi truffaldini da parte di pochi Stati come, purtroppo, è avvenuto lo scorso anno. Lavoreremo per renderlo operativo entro l’inizio di agosto, così da essere efficace anche per pesche e nettarine: i nostri settori più in difficoltà. Naturalmente non ci illudiamo che possa sanare le difficoltà del comparto, ma sappiamo che, insieme agli investimenti previsti per migliorare qualità e logistica e alle azioni di promozione dei consumi, può consentire ai nostri imprenditori di guardare al futuro con un po’ di ottimismo in più”.

 

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