Protesta della Lega contro la sentenza del Tar. Gancia occupa lo scranno di Chiamparino

TORINO Visibilmente imbarazzato Sergio Chiamparino ha provato a prenderla in braccio per stemperare la tensione e riappropriarsi della poltrona, ma Gianna Gancia, tutt’altro che in vena di scherzi, è rimasta ferma ad occupare lo scranno del presidente della Regione.

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In apertura di seduta, martedì 15 luglio, la prima dopo la sentenza del Tar che ha salvato Chiamparino dalle firme false, la presidente della Lega Nord in Consiglio regionale non ha esitato a sedersi al posto del presidente della Regione, seguita dai consiglieri Alessandro Benvenuto (Lega Nord) e Maurizio Marrone (Fratelli d’Italia) che hanno occupato i posti della Giunta.

Un gesto simbolico per protestare contro la sentenza del Tribunale amministrativo e “restituire” alla Lega Nord la presidenza scippatale un anno fa a colpi di atti giudiziari dallo stesso Tar, che ha invece assolto Chiamparino da analoghe e, secondo Gancia, ben più gravi, accuse.

Per sbloccare la situazione, il presidente del Consiglio regionale, Mauro Laus, ha sospeso la seduta e chiesto l’intervento dei messi per accompagnare i consiglieri di opposizione al loro posto.

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