Chi e perché ha ucciso Aldo Moro? Pubblico numeroso per l’incontro organizzato dal Pd del vino

ALBA Quello di Aldo Moro fu un delitto di abbandono di un’Italia politica volutamente assente, indagini forzatamente irrisolte e per tutti gli italiani 55 giorni di vane speranze che fosse liberatoSono parole dure quelle che l’onorevole Gero Grassi, vicepresidente del Partito democratico alla Camera, pronuncia all’inizio dell’incontro di sabato 19 settembre organizzato dal Pd del vino al palazzetto di piazza Medford e dedicato al drammatico caso del rapimento e dell’uccisione dello statista democristiano e dei suoi cinque uomini di scorta da parte della Brigate Rosse nella primavera del 1978. Davanti a un pubblico numeroso e interessato Gero Grassi, parlamentare pugliese e membro della nuova commissione d’inchiesta che sta cercando di far chiarezza sui misteri del caso Moro, ha ripercorso, insieme al collega Federico Fornaro, senatore alessandrino del Pd e componente della stessa commissione, la drammatica vicenda attraverso la lettura dei documenti di stato.

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Il lavoro che la commissione d’inchiesta sta svolgendo – spiega Marta Giovannini, del Pd del vino  – è molto importante e sta facendo emergere verità inquietanti. Dalle carte esaminate viene fuori che quello di Moro fu un delitto di Stato, a cui parteciparono membri del governo e delle forze di polizia e dell’esercito, servizi segreti italiani e stranieri, P2, Gladio, mafia, malavita organizzata e terrorismo. Una combinazione di elementi deviati dello Stato che puntarono dritto al cuore del Paese pur di impedire che nascesse già alla fine degli anni ’70 una forza politica capace di unire il paese e garantire stabilità di governo, quello che oggi vuole essere il Pd di Renzi“.

E aggiunge: “Quella di sabato è stata davvero una serata che ha arricchito tutti noi perché ci ha invitati a pretendere la verità sulle tante stragi che hanno sconvolto l’Italia alla fine degli anni ’90 e a lottare per un futuro trasparente e migliore. Di questo devo ringraziare oltre ai due parlamentari della commissione d’inchiesta, l’onorevole Mino Taricco che mi ha affiancata nel moderare la serata, l’onorevole Ettore Paganelli che nel suo intervento ha ricordato la visita di Aldo Moro ad Alba nel 1967, il segretario regionale del Pd Davide Gariglio, l’ex sindaco di Savigliano e parlamentare Sergio Soave e l’onorevole Mariano Rabino per la loro presenza. Oltre ovviamente a tutti gli intervenuti e agli amici del Pd del vino che mi hanno aiutata nell’organizzazione dell’evento.

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