Come accogliere la benedizione finale della Messa

«A 48 anni sono troppo vecchio per trovare un lavoro?»

don rizzolo antonio_oEgregio direttore, come mia abitudine, mi sono recata con gioia alla Messa delle 17.30 ai Piloni di Montà. Durante la benedizione finale, il parroco ha preteso che i fedeli stessero in silenzio, che non facessero il segno della croce, e che non pronunciassero le parole: “Nel nome del Padre, del Figlio…”, in quanto la benedizione è del solo celebrante. Terminata la Messa e notando il mio disappunto, il sacerdote si è avvicinato a me dicendomi che da sempre è un gesto sbagliato fatto in quel momento della Messa. Io ho risposto che ho 80 anni e fin da bambina mi hanno insegnato a fare il segno della croce in qualsiasi circostanza, a maggior ragione alla fine della Messa, aggiungendo che avrei continuato a fare così. La risposta è stata: «Faccia quello che vuole, ma non frequenti più la chiesa quando ci sono io, altrimenti la caccio», mi è venuto il “magone” fisico e morale. Poiché mi ritengo una cristiana praticante, ho sempre insegnato alla mia famiglia il rispetto per tutti, anche per quelli che ti fanno del male senza motivo. È questa la considerazione di un sacerdote verso una parrocchiana anziana che trova conforto nella preghiera?
Elda Almondo Gatto, Montà

Penso che ci sia stato un fraintendimento con il parroco, il quale potrà intervenire a sua volta su queste pagine. Io mi limito a due riflessioni. Una è più generale: mi sembra un problema secondario e invito la signora a stare serena, continuando ad avere fiducia in Dio e a pregare. La seconda riflessione riguarda i riti di conclusione della Messa. In effetti il Messale non prevede alcun gesto da parte dei fedeli, se non l’inchino quando c’è una benedizione solenne. È di solito il diacono o lo stesso sacerdote che invita i fedeli a inchinarsi (cioè a chinare il capo, non a inginocchiarsi). Alla fine il popolo esprime la propria accoglienza della benedizione divina rispondendo «Amen». Il gesto della benedizione è un’invocazione da parte del sacerdote perché il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo accompagnino i fedeli nella vita, per testimoniare a tutti l’amore di Dio. Impartire la benedizione finale della Messa, come specifica l’introduzione al Messale, è un compito che spetta al sacerdote. In questo, dunque, il parroco aveva ragione. È una buona occasione, però, per riscoprire il valore di questa parte finale della Messa, nella quale il celebrante saluta il popolo e lo congeda accompagnato dalla benedizione di Dio, da accogliere con gioia e con fede.

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