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Con i letterati della Crusca si parla di Dante e di Giambattista Giuliani a Canelli

Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca.

CANELLI Si avvia alla conclusione la prima edizione di Classico, la rassegna dedicata alla rinascita della lingua italiana ai tempi dei social network. Sabato 17 ottobre, alle 10, nella sala “Riccadonna” di corso Libertà a Canelli, si terrà un convegno dedicato alla figura di Giambattista Giuliani, studioso di Dante e linguista dell’Ottocento, al quale la capitale piemontese dello spumante diede i natali nel 1818.

 

Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca.
Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca.

Quello di sabato è l’ultimo appuntamento della rassegna per il 2015 e fa parte di una serie di giornate di studio dal titolo I piemontesi e la lingua italiana, previste nei prossimi anni e dedicate ad autori, noti e meno noti, del territorio. Il titolo dell’incontro, Questo parlare Dante lo chiamerebbe visibile, vuol mettere in luce l’importanza che Giuliani diede nel suo lavoro all’opera di Dante Alighieri e a una lingua “povera”, ma arguta dei contadini toscani, cui dobbiamo riferirci per la nascita della lingua italiana.

A illustrare la figura di Giuliani, oltre alla canellese Valentina Petrini, che proprio sullo studioso e dantista nativo di Canelli ha incentrato la sua tesi di laurea, ci saranno Claudio Marazzini, presidente dell’Accademia della Crusca, l’Istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana che ha concesso il patrocinio all’evento, e Giuseppe Polimeni dell’Università statale di Milano. Marazzini parlerà di Giuliani inventore degli “etnotesti”, cioè di quei libri che sono a metà tra il parlato fluente e il dialogo, tra la lingua colta e il dialetto.

I ragazzi delle scuole superiori che interverranno alla mattinata potranno ritirare un attestato di partecipazione valido come credito formativo. La partecipazione è aperta a tutti ed è gratuita.

Fabio Gallina

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