Il premio Bottari Lattes Grinzane va a Morten Brask

PREMIO  Lo scrittore danese vince la sezione Il germoglio
Il premio “Bottari Lattes Grinzane” ha un nuovo “supervincitore” della sezione Il germoglio, scelto dalle giurie formate dagli studenti di una dozzina di scuole superiori italiane, ai quali si sono aggiunti i ragazzi del liceo italo-ceco di Praga: è Morten Brask, con La vita perfetta di William Sidis. La storia del genio precoce vissuto all’inizio del ’900 ha convinto i ragazzi – Alba era rappresentata dal liceo artistico Gallizio con Letizia Maia – che l’hanno preferito alle opere dello svizzero Charles Lewinsky e degli italiani Elisa Rotolo, Novita Amadei e Marco Balzano.
Alla quinta edizione della sua vita nuova, voluta da Caterina Bottari Lattes, il “Grinzane” ha dato prova di avere stile: discorsi brevi, conduzione leggera di Alessandra Comazzi e libri presentati con raffinati filmati-reading realizzati da Cristiano Ferreira e Chiara d’Ippolito. E la “fedeltà” alla missione assegnata al riconoscimento da don Francesco Meotto all’inizio degli anni Ottanta, evocata dal presidente del premio Adolfo Ivaldi, è stata messa in luce con il far consegnare gli assegni ai rappresentanti (presentati uno a uno all’inizio della cerimonia) dei 207 giovani giurati.

Bottari Lattes Grinzane 2015L’ultima parte della cerimonia è stata dedicata a Javier Marìas, scelto dalla giuria tecnica presieduta da Gian Luigi Beccaria per ricevere il premio “La quercia”, dedicato a Mario Lattes e destinato agli autori “affermati”, a quelli che si usava chiamare “maestri”.
Lo scrittore spagnolo ha detto di sentirsi (addirittura) un «impostore» nel ruolo assegnatogli: «La mia insicurezza è sempre grande», ha detto, ringraziando l’Italia «che è stata molto generosa con me».
Nonostante all’inizio, come ha ricordato, alcune case editrici fossero state scettiche sulla sua opera: «Scrive bene, dicevano, ma è un po’ troppo poco spagnolo».

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