Piemontese è meglio. Ad Asti un convegno di Confagricoltura sulla carne

ALIMENTAZIONE Venerdì 6 novembre, alle 10.15, nel salone delle conferenze della Camera di commercio di Asti, si terrà un convegno sulla carne, organizzato da Confagricoltura. Al convegno, che sarà moderato dal  giornalista enogastronomico Paolo Massobrio, interverranno come relatori  Massimo Forno, presidente di Confagricoltura Asti, Sara Cordara, esperta in nutrizione e integrazione sportiva, Fulvio Brusa, dirigente veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta, Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura e il presidente nazionale di Confagricoltura Mario Guidi.

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«Una scelta mirata», spiegano da Confagricoltura, «volta a contrastare sul nascere i potenziali danni d’immagine al settore zootecnico piemontese dopo la diffusione delle valutazioni dell’Agenzia Internazionale per la ricerca sul cancro,  correlate al consumo di carni rosse e carni trasformate. Non ci sottraiamo al dibattito, ma vogliamo valorizzarlo e fare chiarezza».

 

Il riferimento è alla quantità consumata e alla tipologia di carne oggetto della ricerca. «Le carni prese in esame (wurstel, bacon e simili) non sono in alcun modo comparabili a quelle piemontesi», sottolineano i tecnici di Confagricoltura, elencando: «sono diverse per tipo di razza, alimentazione del bestiame e, soprattutto, metodi di allevamento: le carni nostrane sono riconosciute in tutto il mondo per tenerezza, compattezza e basso contenuto di grassi».

All’argomento Gazzetta d’Alba dedicherà un corposo servizio nel numero che sarà in edicola martedì 3 novembre.

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