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Corso Asti spinge la ripresa albese

Si andrà da corso Canale a corso Asti bypassando il Rondò entro il 2018

URBANISTICA A Natale sotto l’albero di piazza Duomo potrebbero esserci il nuovo Piano regolatore generale e un angolo di città pronto a rifiorire. Si tratta di corso Asti, per il quale l’Amministrazione ha previsto, nel documento urbanistico, una nuova area produttiva. Tutto bene se non fosse che la Regione, qualche mese fa, ha espresso perplessità, sostenendo come, in tempo di crisi, sia impossibile raggiungere lo sviluppo ipotizzato e lo ha scritto nel documento contenente le osservazioni mosse al Prg albese. Non una bocciatura, comunque, ma una richiesta di rivedere le previsioni. È per questo che il governo di centro-sinistra, pur ridimensionando l’area, ha deciso di salvaguardarla nell’ultima versione del Piano che verrà recapitata alla Regione dopo l’esame del Consiglio comunale, previsto a inizio dicembre.

corso asti
«La zona di corso Asti ha assunto la connotazione di grande area produttiva e commerciale, prima con gli stabilimenti Miroglio, poi con il piano d’insediamenti produttivi artigianale e infine con l’arrivo della grande distribuzione», osserva il sindaco Maurizio Marello, aggiungendo: «Il nuovo strumento urbanistico ha confermato la sua vocazione e ha previsto, nell’ottica di una programmazione ventennale, una significativa porzione di ampliamento produttivo ai confini con Guarene, che a seguito di un’osservazione della Regione è stata ridotta, pur senza farle perdere la sua importanza strategica».
In attesa che si facciano avanti imprenditori disposti a investire in quella zona, corso Asti può sorridere per due iniziative imprenditoriali molto significative che potrebbero confermare i primi segnali di ripresa dopo la lunga crisi economica. La prima riguarda l’apertura, a cura della società Barolo Italestate, di un centro commerciale extra-alimentare sulla superficie di 7.000 metri quadrati dove si erge lo scheletro di quella che sarebbe dovuta essere una multisala cinematografica. «Sono già state concesse le autorizzazioni amministrative regionali del caso», riferisce Marello, «e si è in attesa dell’inizio dei lavori, che porteranno anche alla realizzazione di un’arteria stradale parallela a corso Asti, capace di mettere in collegamento l’area artigianale e commerciale alla tangenziale e di alleggerire il traffico della strada statale 231». L’operazione dovrebbe chiudersi a fine 2016.
«L’altro intervento», aggiunge il primo cittadino, «potrebbe riguardare, ma manca l’ufficialità, il recupero delle aree dismesse dalla Miroglio – dove anni addietro il gruppo tessile aveva pensato di trasferire gli stabilimenti di via Santa Barbara –, una cui parte pare interessare a un’altra impresa che lì vorrebbe realizzare un nuovo polo industriale. È evidente», conclude il primo cittadino, «che se ciò trovasse conferma costituirebbe una buona notizia sia dal punto di vista occupazionale sia perché la zona, da tempo abbandonata, tornerebbe a rivivere dal punto di vista produttivo».

Enrico Fonte

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